Dopo decine di azioni di protesta di Sanità Futura, una campagna sui social, il sit-in del 24 ottobre scorso davanti la sede dell’Asp di Potenza, un’assemblea permanente, una petizione popolare con circa 9 mila firme (che saranno consegnate al Presidente del Consiglio Regionale Cicala nella prossima settimana) la manifestazione di protesta estrema di ieri, ad un anno e mezzo di paradossale ed estenuante iter burocratico, la giunta regionale ha approvato la delibera per il trasferimento del Poliambulatorio Polimedica di Melfi nella nuova struttura del Villaggio Salute al rione Bicocca. L’annuncio è venuto dall’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone che ha voluto essere presente a Melfi alla protesta estrema del presidente onorario di Sanità Futura ,Giuseppe Demarzio,salito su un piattaforma aerea dalle prime ore della mattinata. I dirigenti Sanità Futura hanno subito evidenziato la volontà a non smobilitare perchè ci sono altri due obiettivi prioritari ancora da raggiungere: incrementare le prestazioni e i servizi da erogare agli utenti, attraverso l’aumento dei budget destinati alle strutture della specialistica ambulatoriale accreditata e l’insediamento di un tavolo tecnico che affronti tutte le questioni aperte a cominciare dalla “lotta alla burocrazia”, alla trasparenza e al rispetto della legge. “Dopo il provvedimento Polimedica, comunque non mi costringa a risalire sulla piattaforma – ha detto subito Demarzio all’assessore – perchè in gioco non c’è solo la mia vita, quella di altri titolari di imprese accreditate, di centinaia di dipendenti ma soprattutto la vita di pazienti che si rivolgono a noi per prestazioni che in troppi casi sono salvavita, ai quali non possiamo dire di no”. Alla nuova manifestazione hanno preso parte un centinaio tra dipendenti, operatori delle strutture sanitarie aderenti a Sanità Futura, con una folta delegazione proveniente da Matera (Poliambulatorio-Centro Radiologico Madonna della Bruna) e pazienti hanno partecipato alla manifestazione. Anche il vice presidente nazionale di FederAnisap Antonio Flovilla ha voluto essere presente per condividere la protesta. “Questa che ho visitato – ha detto l’assessore Leone – è una struttura eccellente, fiore all’occhiello per il nostro sistema sanitario. Il tema della specialistica accreditata è complesso e richiede soprattutto l’individuazione di nuove risorse finanziarie. Per questo accolgo la proposta di un tavolo tecnico e se qualcuno tenta di mettere sotto il tappeto risorse esistenti, il gioco sarà scoperto. Per ora dobbiamo pensare – ha aggiunto Leone – ad aumentare i tetti di spesa assegnati che per primo considero inadeguati”.
Michele Cataldi, amministratore di Polimedica, chiarisce: “non si smonta la protesta. Vigileremo sugli impegni assunti e continuiamo a tenere alta l’attenzione delle istituzioni e della comunità regionale. La nostra è una lotta vera, contro un cancro che può e deve essere estirpato, chiamando a raccolta le forze di difesa di questo territorio, di difesa di posti di lavoro e servizi ai cittadini, perchè quando è stato diagnosticato il cancro non si può pensare di curarlo con l’aspirina”. Poi spiega: “Le liste di attesa, cioè ritardi nelle cure, il taglio di risorse a strutture accreditate e ospedali, sono i figli della mala burocrazia e della mancanza di trasparenza. Per questo ciò che succede alla Polimedica di Melfi – continua – è molto grave, non solo per la vicenda in sé: un’azienda sana, attiva da 25 anni, che offre servizi di primaria importanza a tutto il territorio, che per la mala burocrazia e per l’indifferenza delle istituzioni rischia grosso, vedendo negati i più elementari diritti che dovrebbero essere garantiti a cittadini e imprenditori. Stiamo vedendo giorno dopo giorno la sistematica spoliazione di servizi nel nostro territorio, soprattutto quelli legati alla salute (vedesi ospedale di Melfi, di Venosa, di Rionero, etc…) con conseguente peggioramento della qualità della vita per chi vive in terra di Basilicata, con diminuzione delle possibilità lavorative nel comparto sanitario e delle attività ad esso correlate”.
Da Polimedica i dati del progetto che si concretizza con il Villaggio Salute: circa 250 mila potenziali utenti di un’area interregionale, a cavallo tra le province lucane, di Foggia e Avellino, la disponibilità ad aumentare il numero di prestazioni (da 180 mila attuali a 300 mila) ed utenti (da 70mila “accessi” a 120 mila) e di dare più lavoro (da 80 persone di oggi a 110 a medio termine). Un’ iniziativa imprenditoriale che consentirebbe di passare da utenti oggi provenienti da 60 municipi a 110 municipi, da 23 branche mediche a 32 dall’assistenza residenziale a quella aggiuntiva telematica.
Dic 04