La pubblicazione, cominciata sui tre quotidiani regionali di una pagina bianca, a rappresentare un “MURO”, eretto da chi gestisce la sanità pubblica regionale e, quotidianamente, nega ed azzera il confronto e la partecipazione”, è la nuova iniziativa di mobilitazione dell’opinione pubblica promossa da Sanità Futura, Associazione delle strutture sanitarie lucane accreditate al SSR.
“Si tratta – sottolinea Sanità Futura – di un MURO bianco e silenzioso che non consente alcuna trasparenza, contro il quale si infrangono le ingiustizie taciute e sopportate ogni giorno. Su questo MURO noi
scriveremo, e invitiamo tutti a scrivere”.
La campagna prevede la realizzazione di un BLOG (si possono già inviare mail a stampa.sanitafutura@libero.it ) che sarà messo a disposizione di tutti coloro che si vedono negare un diritto per la propria salute e un diritto di
partecipazione al sistema integrato pubblico-privato. Noi – si legge nella nota di Sanità Futura – daremo voce a chi non ce l’ha, senza filtri, senza timori, senza ombre, ma con la forza della verità e della realtà”.
Un’iniziativa, che non ha precedenti almeno nella nostra regione per strumenti di comunicazione e di stimolo alla partecipazione, e che ha una forte attualità dopo lo sbandierato e propagandistico annuncio della
riduzione del disavanzo dei conti della “sanità finanziaria” che mostra tutta la sua freddezza e la sua distanza rispetto alla entità della crisi che pesa su cittadini e imprese.
Sembra non importare a nessuno, almeno tra quelli che istituzionalmente sono tenuti a interessarsene, dello smontaggio sistematico e strutturale di pezzi strategici di assistenza sanitaria e dell’aggravamento dei costi di accesso alle prestazioni dovute al superticket lucano colpevolmente e superficialmente sottovalutato.
A parere di Sanità Futura “appare inconcepibile poter apprezzare la riduzione di un disavanzo contabile se a questo corrisponde il suo scaricamento sulle tasche già vuote dei lucani. Tutti hanno ormai dovuto capire che un approccio freddamente ragionieristico ha aggravato la crisi economica che pretenderebbe di risolvere e che invece si sarebbe dovuto mettere mano a privilegi, sprechi e sperperi con azioni diffuse e precise in una ottica di severa ottimizzazione. Ormai davvero tutti hanno compreso che questo criterio risulta essere autolesionista e produce non solo l’avvitamento in una spirale depressiva, ma soprattutto genera una spietata crisi sociale. L’assenza, inoltre, di efficaci e mirate azioni riformatrici disegna uno scenario incredibile rispetto all’autocelebrazione di questa politica sanitaria. La negazione di un dialogo serrato e responsabile in questa situazione rischia di generare uno scivolamento incontrollato dei livelli di assistenza e dei problemi reali degli utenti del SSR costretti, a causa del super-ticket, a rinunciare alla tutela e alla prevenzione della salute come di quelli degli operatori delle strutture pubbliche e private sui quali si abbattano direttamente gli effetti devastanti del cosiddetto risparmio”.
Apr 22