“Sosterremo la buona politica messa in atto dall’assessore regionale alla Salute e politiche sociali, dot. Rocco Luigi Leone (FI), vanno garantiti i centri d’eccellenza difendendo il diritto alla salute certamente non per una questione campanilistica: la salute è uguale da nord a sud e tutti i cittadini dovranno avere pari e stesso soddisfacente trattamento. Rocco leone è la persona giusta al momento giusto dopo che per anni hanno distrutto la sanità in Basilicata. Non accetteremo provocazioni da nessuno. Gli ospedali non sono fabbriche e i pazienti non sono prodotti”.
Lo ha affermato il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano a margine dell’incontro presso l’Assessorato alla Sanità dove sono state convocata tutte le OO.SS. in merito alla Carenza di Personale nelle strutture Sanitarie della Regione Basilicata.
“Questo incontro fortemente positivo, con Leone si respira aria nuova, siamo soddisfatti dove si è potuti sviscerare una volta per sempre che la sanità in Basilicata per decenni è stata vittima di politici di turno a proprio uso e consumo a scopo clientelare e di prestigio per posizioni dirigenziali di comodo. Politici che in passato volevano vedere definitivamente chiusi nosocomi utili per l’intera regione. Smembrare ospedali e non potenziarli significava non garantire il diritto alla salute che dovrebbe essere valido per tutti i cittadini italiani. Hanno ridotto la sanità orfana conditio da un vuoto spaventoso di personale sanitario, medici, specialisti, Infermieri, OSS, personale tecnico, della riabilitazione, fisioterapisti, amministrativi. Una Sanità resa fallita da governi precedenti che Leone con l’aiuto del sindacato partecipativo, collaborativo, metterà in sesto certamente. L’Ugl – ha detto Giordano – è pronta a cogliere questa nuova sfida per il bene della salute pubblica. L’Ugl ha consigliato la predisposizione delle linee guide affinché si metta fine al fenomeno del demansionamento dilagante sempre più diffuso nelle Aziende Lucane per carenze di Personale di supporto e con l’impegno di ditte esterne in maniera del tutto improprio. Prendiamo di buon esito e d’invito a sostenerla, la messa in campo delle procedure Concorsuali uniche regionali invitando la Regione a mettere in essere delle intese tra le diverse Aziende. Leone vada avanti per questa ottima strada – prosegue Giordano – tale proposta atta ad economizzare le risorse umane tecniche ed economiche che vengono solitamente messe in atto per avviare le procedure concorsuali, ed invita le Aziende, nel rispetto delle norme vigenti, oltre alle procedure concorsuali da mettere in atto procedure di reclutamento attraverso l’istituto della mobilità. E’ veramente paradossale ora, fare polemiche o speculazioni politiche di alcun senso – aggiunge Giordano – l’Ugl è consapevole che il percorso è ancora lungo per compiere ed affermarsi un nuovo modello organizzativo sanitario a cui sta lavorando Leone. Ma, il nostro obbiettivo è quello di collaborare, vigilare, segnalare e proporre soluzioni al fine di ottenere una sanità in Basilicata di livello internazionale. Siamo sicuri che in sinergia e condivisione vera, ciò si possa giungere. Per l’Ugl, considerato che la regione ha ospedali oramai collaudati grazie al personale infermieristico e medico che con immensi sacrifici e abnegane garantiscono servizi sanitari essenziali per il bene di tutti ed in special modo quando si parla di salute, siamo interessati a difendere l’operato del dot. Rocco Leone che oggi con immensi sacrifici ed abnegazione in un sistema sanitario ereditato collassato, farà sicuramente sì che l’utenza, ossia l’ammalato, venga a trovarsi nelle nostre strutture lucane accolto e guarito, dove le nostre professionalità, eccellenze lucane, forniscono la loro disponibilità per ricoprire figure mediche professionali nei centri ospedalieri del nostro territorio senza ascoltare o fare sterili polemiche. Non poteva mancare riferimento e analisi sul terzo polo sanitario della Regione Basilicata, Policoro (MT), lasciato nosocomio simbolo tangibile della totale disorganizzazione e del malfunzionamento del servizio sanitario regionale oltre che del disinteresse totale della classe politica lucana per la fascia Jonica e per i paesi del Pollino, tutti i paesi del sibarite dal Crotonese all’alto Ionio cosentino e, dell’entroterra che all’Ospedale di Policoro fanno riferimento: l’ospedale scoppia, il personale mai preso in considerazione dai vertici regionali della sanità si lamenta dopo anni di silenzi e che l’Ugl ha rappresentato da sempre il loro malcontento. Professionisti validi e indiscutibili per serietà, professionalità, abnegazione e senso di responsabilità, attaccamento al loro dovere. L’ambulatorio di Ortopedia – prosegue il sindacalista Ugl – ubicato da anni in un seminterrato dove manca aereazione, finestre oscurate, pazienti, 3 medici rimasti oltre al Direttore che svolge il ruolo da ‘tutto fare’, infermieri che quotidianamente stanno in un vero e proprio tugurio. Otorinolaringoiatra: 8 posti letto a disposizione nel reparto/ambulatorio e mai potuti utilizzare bensì, per un intervento, bisogna chiedere l’elemosina o al reparto ortopedia o al reparto chirurgia per far pernottare il paziente che viene operato: PERCHE’ tutto ciò? A chi opera va il plauso, non per piaggeria, ma per ammirazione. Reparto di Medicina che lavora malissimo con ammalati sparsi dappertutto per mancanza posti letto e medici che non riescono a organizzarsi perché in pochi! Reparto di Chirurgia invasa di ammalati da altri reparti con lo staff che ‘a casa sua’ non può operare perché deve soddisfare i bisogni di altri reparti per posti letto occupati!!!Tutto il resto malissimo, se non al limite della vergogna: la situazione della quantità numerica del personale infermieristico e medico di tutti i reparti ridotto all’osso. L’impegno, la professionalità va riconosciuta e degnamente pagata. In precedenza si sono fatti espletare dei concorsi per assunzione nuovo personale, ma sta di fatto che la situazione è peggiorata perché nessuno ha voluto partecipare ai bandi di questa ASM poiché non volevano avere a che fare con questa azienda: il perché? Sono i medici più sottopagati d’Italia. Il presidio ospedaliero – afferma il segretario dell’Ugl -, per il suo notevole incremento d’utenza, non può essere messo in condizione di operare con enormi difficoltà a causa del personale medico e paramedico che scarseggia e che mette nelle condizioni il personale di lavorare con enormi sacrifici ed abnegazione. Si è riusciti per Policoro nella difficile impresa di registrare nella stessa azienda ASM la presenza di personale frustrato e demotivato, stressato e preoccupato per gli eccessivi carichi di lavoro. Mancanza di personale al Pronto Soccorso che produce tempi di attesa che si attestano tra le 6 e le 8 ore provocando una serie di disagi e nervosismo, anche verso i medici ed il personale infermieristico e sanitario costretti a lavorare in condizioni difficili con sforzi encomiabili ma disumani. In tutti i reparti di Policoro – sottolinea Giordano – si effettuano turni massacranti, a dir poco al limite della disumanità, che incidono molto sui tempi di erogazione del servizio nonostante, ci sia stato un aumento dell’attività di straordinario dei medici e paramedici presenti nella struttura sanitaria a causa proprio della carenza di sostituti nei diversi turni con notevoli disagi. L’Ugl difende con forza l’operato dell’ospedale perché offre un servizio prezioso alla popolazione oltre a garantire posti di lavoro in periferia: si tratta di una difesa d’eccellenza, all’assessore Leone chiediamo che l’Ospedale di Policoro – conclude Giordano – deve essere soprattutto rispettato per ciò che rappresenta per tutta la Regione Basilicata e non solo”.