Alla Polimedica di Melfi si intensifica la mobilitazione all’insegna dello slogan “Di malaburocrazia si muore. Salviamo i pazienti e i lavoratori di un’azienda lucana”. “Vogliamo che la politica si prenda le proprie responsabilità e, nel frattempo – è scritto nella petizione popolare indirizzata al Presidente del Consiglio Cicala – che la macchina della giustizia vada avanti; si nomini una commissione di inchiesta per far luce su tutta questa vicenda”. Una semplice autorizzazione per il trasferimento, il cui iter burocratico si sarebbe dovuto concludere secondo legge il 4 Agosto, non è ancora terminato e rischia di mandare in rovina per conseguenza l’intero progetto del Villaggio Salute. La causa: l’ingiustificata dilatazione dei tempi del procedimento insieme ad un incredibile problema di trasparenza. Alla parete di ingresso dell’attuale sede del Poliambulatorio (via Michelangelo Buonarroti) dove si raccolgono le firme a sostegno di una petizione popolare (sono già 5.500 quelle sottoscritte un po’ in tutta la regione, oltre 1000 solo a Matera) sono affissi i pareri degli utenti. Tra gli attestati di sostegno quelli del Tribunale per i Diritti del Malato-Cittadinanza Attiva, della Federazione Diabetici, del vice presidente nazionale FederAnisap Antonio Flovilla e sul piano politico del segretario dei Radicali Lucani Maurizio Bolognetti.
A pagarne le conseguenze sono circa 250 mila potenziali utenti di un’area interregionale, a cavallo tra le province lucane, di Foggia e Avellino, insieme alle attività del Poliambulatorio Polimedica che con il trasferimento nella nuova struttura, pronta da mesi, è pronta ad aumentare numero di prestazioni (da 180 mila attuali a 300 mila) ed utenti (da 70mila “accessi” a 120 mila) e di dare più lavoro (da 80 persone di oggi a 110). Michele Cataldi, ideatore del Progetto e amministratore di Polimedica, non dà certo segni di resa e per questo rivolge un doppio appello: a chi ha responsabilità di superare gli ostacoli dettati da interpretazioni personali di norme e cavilli e a tutti gli altri (politica compresa) di non restare a guardare. E’ il muro di gomma della indifferenza – dice – che forse fa più male dell’atteggiamento di pretestuosa prevenzione di alcuni burocrati. Quella stessa indifferenza che si manifesta sulle liste di attesa come se l’attesa per un esame salva vita sia la stessa di una fila all’ufficio postale. Un’operazione-verità dovuta alle migliaia di utenti, in primo luogo d Melfi, che tutti i giorni chiedono “ma quando vi trasferite?”. Un percorso zeppo di ritardi, di scogli, di mancato rispetto dei termini di legge che ha dell’incredibile, nel settore della sanità privata accreditata e pertanto con funzioni di servizio pubblico, il trasferimento di un Poliambulatorio già esistente diviene qualcosa di surrealmente complicato. L’ennesimo caso di mala burocrazia che può far morire e far fallire un’azienda sana. Non tolleriamo che si possa continuare a bloccare quello che ormai non è più un progetto ma una realtà fisicamente realizzata per presunti cavilli burocratici. Lo dobbiamo ai nostri utenti che attendono da troppo tempo il trasferimento del Poliambulatorio Polimedica e che hanno diritto di conoscere cosa accade e chi rema contro la loro salute pubblica e contro la libera iniziativa economica. Un’ iniziativa imprenditoriale che consentirebbe di passare da utenti oggi provenienti da 60 municipi a 110 municipi, da 23 branche mediche a 32 dall’assistenza residenziale a quella aggiuntiva telematica. Il Villaggio Salute – aggiunge il Presidente di Sanità Futura che riunisce domani a Latronico il comitato direttivo per fare il punto delle iniziative – è una moderna soluzione sanitaria e salutistica, per offrire servizi integrati fra loro e con il territorio circostante, come attività motorie, ristorazione e alimentazione, attività sanitarie, servizi per il tempo libero, servizi e attività ludiche e di assistenza sociale; servizi per la cura e il benessere delle persone, servizi per la cura degli animali. Il progetto Villaggio Salute, finalmente, ambisce a divenire un modello di sinergia fra i diversi attori coinvolti nello stesso processo con lo scopo di slanciare un intero territorio offrendo servizi di qualità ai suoi abitanti.