Sanità, tre gli ordini del giorno approvati. Riguardano le prestazioni extra-Lea, le strutture private accreditate per la diagnostica di laboratorio e il trasporto dei disabili gravi.
Approvati questa mattina, dal Consiglio regionale della Basilicata, tre ordini del giorno collegati all’assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2015 e del bilancio pluriennale 2015/2017 della Regione Basilicata, in materia di sanità.
Con il primo, a firma del consigliere Perrino (M5s) e approvato all’unanimità (con 15 voti favorevoli di Pd, Cd, Ri, M5s, Udc, Psi e del consigliere Romaniello –Gm), si chiede alla Giunta regionale “di impegnarsi a recuperare le risorse necessarie per far sì che gli affetti da patologie oncologiche possano accedere alle prestazioni extra-Lea”.
Il secondo ordine del giorno, sottoscritto dai consiglieri Santarsiero e Miranda Castelgrande (Pd) e Leggieri (M5s), approvato all’unanimità (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Ri, M5s, Udc e del consigliere Romaniello –Gm), riguarda le strutture private accreditate per la diagnostica di laboratorio. Con il documento si impegna la Giunta regionale “a favorire ogni ulteriore azione affinché la normativa nazionale consenta alle strutture private accreditate per la diagnostica di laboratorio di accreditarsi nelle forme consentite dalla vigente normativa anche costituendo cooperative, strutture consortili, oppure associazioni temporanee di imprese (Ati), qualora non abbiano erogato complessivamente 40 mila prestazioni nell’anno 2014 e 80 mila nell’anno 2015”. Si impegna, altresì, la Giunta regionale “nelle more della definizione delle tariffe annuali di cui al comma 1 dell’art.16 della L. 5/2015, ad applicare la remunerazione per le prestazioni di assistenza ospedaliera per acuti, assistenza ospedaliera di riabilitazione e di lungodegenza post acuzie, definita dal decreto del Ministero della Salute del 18 ottobre 2012; di incrementare la remunerazione delle prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale (ex art.25 L. 833/78 del 1 gennaio 2015), sulla base dei maggiori costi gestionali”.
Il terzo ordine del giorno, sottoscritto dai consiglieri Pietrantuono (Psi) Pace (Gm) e Giuzio (Pd), approvato all’unanimità (con 14 voti favorevoli di Pd, Cd, Ri, M5s, Psi e del consigliere Romaniello –Gm), attiene il contributo per il trasporto dei disabili.
Con il documento si impegna la Giunta “a reperire, in occasione della prossima legge di stabilità, le risorse finanziarie necessarie per gli anni 2011/2014 da riconoscere alle strutture private accreditate eroganti prestazioni di riabilitazioneex art.26 L. 833/1978 e a reperire le risorse necessarie negli anni 2016-2017-2018 per garantire il diritto al trasporto dei disabili gravi”.
Il presidente dell’Anisap Flovilla annuncia le sue dimissioni dopo aver appreso le decisioni del Consiglio Regionale rispetto all’assestamento di bilancio. Di seguito la nota integrale.
Flovilla si dimette da presidente Anisap: disattese aspettative categoria.
La vicenda relativa all’assestamento di bilancio, conclusasi nella nottata tra il 6 e il 7 agosto, ha disatteso le aspettative di una intera categoria, in quanto sulle questioni “vitali” della specialistica ambulatoriale, è calato un colpevole e assoluto silenzio.
Infatti, il provvedimento contiene solo qualche riferimento normativo che aggiunge confusione a confusione, soprattutto sulla rete dei laboratori privati e sulle tariffe, sempre più insostenibili, tradendo anche un impegno assunto il 27 gennaio 2015, all’atto dell’approvazione della legge di stabilità.
Altra delusione per il settore è stata la DGR n. 1021 del 28/07/2015, che approva il DDL“Norme in materia di sanità”: ancora silenzio sulle questioni ritenute dal Presidente Pittella prioritarie al pari della altre, ma forse non “autorevolmente” sostenute dai rappresentanti delle categorie interessate!
Ho seguito con attenzione la politica regionale, con occhio particolare alla sanità, settore in cui opero da più di 40 anni, acquisendo sul campo riconoscimenti di competenza tecnica, oltre che di una visione politica dei fatti e delle prospettive di politica sanitaria.
Ciò mi induce a fare delle riflessioni e trarne le necessarie conclusioni:
- nessun cambiamento in meglio rispetto al passato recente e remoto, anzi un netto peggioramento per l’accentuarsi della dimensione clientelare nei rapporti tra governo regionale, settori vitali, produttivi e categorie professionali;
- chiusura netta ed inconcepibile alle istanze ed alle necessità di una parte della sanità che svolge un ruolo importante ed insostituibile sul territorio;
- sottovalutazione delle conseguenze in termini di perdita di posti di lavoro faticosamente costruiti e mantenuti, di difficile ricollocazione su un mercato del lavoro in crisi;
- uso spropositato e strumentale della imposizione governativa nell’assunzione di atti penalizzanti per la categoria;
- spending rewiew applicata solo per la diagnostica e la FKT accreditata, ignorata per la riabilitazione ed altri comparti della sanità;
- regalie a settori della sanità già assisiti e premiati, sostenute da dubbie motivazioni.
L’elenco sarebbe molto lungo e potrebbe apparire stucchevole.
Dal mio canto, dopo tanti anni spesi per dare dignità e prestigio alla categoria delle strutture e dei professionisti accreditati, dopo tanto lavoro speso a sostegno delle piccole strutture, dopo aver contribuito al miglioramento della qualità dei servizi sanitari offerti ai cittadini, mi convinco sempre più che non esistono uomini per tutte le stagioni e ne prendo atto, seppur con forte dispiacere.
L’amarezza e la delusione, tuttavia, si annullano rispetto alla perdita di fiducia nei confronti del governo regionale che, anche in questo momento di grave crisi, si esalta per una minima ed incerta prospettiva occupazionale costata a “pantalone” milioni di euro e, invece, gira le spalle alla richiesta di intervento a sostegno delle strutture sanitarie accreditate per scongiurare la perdita di decine (forse un centinaio) di posti di lavoro.
Probabilmente sono le impreviste ed imprevedibili conseguenze della “rivoluzione democratica” avviata nella nostra regione.
Ma, se queste sono le prime avvisaglie, non è difficile immaginare il seguito.
Pertanto, ritengo esaurito il mio impegno quale Presidente di ANISAP Basilicata.
Lascio la Presidenza ANISAP Basilicata consapevole dei numerosi successi conseguiti dalla categoria, cresciuta in rappresentanza e prestigio, augurando buon lavoro a chi prenderà il mio posto.
Buon lavoro alla Giunta Regionale e all’Assessore Tecnico, Prof. Flavia Franconi, ma soprattutto in bocca al lupo ai cittadini di Basilicata che per la propria salute, forse mai come adesso, hanno assoluto bisogno di auguri!