“In attesa di leggere il provvedimento del Governo con il quale è stata data via libera alla Regione Basilicata per procedere all’eliminazione del ticket aggiuntivo sulla specialistica, introdotto dal Governo nazionale nel 2011, sosteniamo l’iniziativa congiunta delle Regioni per scongiurare l’aumento per ulteriori 2 miliardi dei ticket sulle prestazioni sanitarie a partire dal 2014”. E’ quanto dichiara Antonio Flovilla, presidente di Anisap Basilicata e componente dell’Ufficio di Presidenza Nazionale di Federanisap ricordando che “la manovra correttiva del luglio 2011 definita dal Governo Monti ha previsto dal primo gennaio 2014 nuove “misure di compartecipazione” alla spesa sanitaria da parte dei contribuenti. Sarebbe davvero un controsenso – aggiunge – annullare adesso il ticket aggiuntivo di 10 euro per poi essere costretti domani a ripristinarne uno più caro. In particolare – aggiunge – condividiamo la sollecitazione dei Governatori delle Regioni a rilanciare il Patto per la salute, che è scaduto. In proposito chiediamo al Governo che si dice disponibile ad aprire un confronto ad allargarlo alle associazioni delle strutture della sanità privata accreditate al Servizio Sanitario Nazionale e che si fanno carico, senza pochi sacrifici, dell’erogazione di prestazioni e servizi per la prevenzione e cura”.
Flovilla sottolinea che “ad oggi gli italiani paganti (quelli cioè che non sono esenti dal ticket per reddito o per patologia) spendono ogni anno per visite ed esami, in media, 150 euro a persona che diventerebbero, se la platea dei paganti rimane invariata, 300-350 euro a testa: su una famiglia di due-tre persone inciderebbe per almeno 5-600 euro di spesa”.
Secondo il presidente Anisap “l’abrogazione del ticket aggiuntivo comunque non deve distogliere dall’impegno assunto dal Consiglio Regionale attraverso l’approvazione di un ordine del giorno per la rimodulazione del ticket per la sanità specialistica ambulatoriale che, in verità, è stato persino superato dalla proposta venuta dal massimo esponente del Pd, Pierluigi Bersani, di abolire del tutto i ticket. Dunque sollecitiamo la presentazione da parte della Giunta, secondo l’impegno assunto in occasione dell’approvazione del dl collegato alla Finanziaria, alle parti sociali e alla Commissione Consiliare competente di una proposta più complessiva che non si fermi all’abolizione del ticket aggiuntivo, nello specifico della parte relativa alle visite e agli esami diagnostici, con il chiaro obiettivo di ridurre l’attuale compartecipazione dei cittadini, in sintonia con quanto è stato fatto in alcune Regioni virtuose in materia di spesa sanitaria. Per noi va salvaguardato il principio che la partecipazione dei cittadini alla spesa sanitaria deve essere improntata all’equità e a tutela delle famiglie con redditi più bassi. In particolare, in questa difficile situazione di riduzione dei consumi familiari, pensiamo che vadano salvaguardate le famiglie con redditi complessivi tra i 25 e i 30 mila euro l’anno costrette in molti casi a tagliare persino sulle prestazioni di prevenzione della salute. Anisap rinnova il massimo impegno a dare un supporto responsabile in questa fase delicatissima sia per effetto della spending review che delle continue proposte di tagli legati al nuovo Patto della Salute. Di qui la volontà di partecipare alla definizione della proposta che sarà discussa in Quarta Commissione per modificare il provvedimento dei ticket”.