Sit-in dei cittadini di San Mauro Forte davanti al locale presidio del 118. Non ci stanno a vedere sempre più depotenziata la postazione territoriale di soccorso (Pts) ubicata, dal 2005, in seno al distretto sanitario di primo livello di vico Di Vittorio. Per questo si sono raccolti all’ingresso della struttura in forma di protesta. Una protesta civile ma determinata. Che sarà portata avanti, insieme ai rappresentati istituzionali, in mancanza di risposte concrete e immediate da parte degli organi preposti. “Lotteremo fino a quando non ci verrà garantita la regolare funzionalità del servizio di emergenza-urgenza – ha assicurato il sindaco, Nicola Savino, nel corso del sit-in – Perché non si scherza con la salute dei cittadini. Né si può più perdere tempo. È da oltre un anno che cerchiamo, in tutti i modi, di interfacciarci con le autorità sanitarie regionali. Abbiamo segnalato più volte questa incresciosa situazione che vede la postazione di San Mauro Forte (denominata India19) sistematicamente scoperta, priva di personale e, a volte, anche dell’ambulanza assegnata. Abbiamo, per ben 3 volte, inviato nota scritta alla Direzione dell’Azienda Sanitaria di Potenza, al Dipartimento regionale di Emergenza-Urgenza oltre che alla Presidenza della Regione ed all’Assessorato alle Politiche della Persona. Ma, in tutte e tre le occasioni, non ci è stato nemmeno risposto. E questo è molto grave, perché lede alle fondamenta il corretto rapporto fra istituzioni e il rispetto per le popolazioni residenti” ha stigmatizzato il sindaco, intervenuto insieme all’assessore comunale alla Salute, Mario Galgano. All’incontro ha preso parte anche la minoranza in Consiglio comunale che ha garantito il proprio appoggio alla causa. Perché in ballo c’è la tutela della salute di tutti i cittadini. Non solo quelli di San Mauro Forte, per giunta, ma anche di quelli dei comuni del circondario (Accettura, Garaguso ed Oliveto Lucano). Non a caso la postazione di primo soccorso è territoriale per definizione oltre che per implementazione. Anche se al sit-in di sabato mattina non era presente nessun amministratore dei paesi limitrofi, ad eccezione del vicesindaco di Oliveto Lucano e, unico rappresentate in seno al Consiglio regionale, il capogruppo del Partito democratico, Roberto Cifarelli. In programma anche una raccolta-firme. E non sono da escludersi, nel prosieguo, azioni più eclatanti come lo “sciopero della fame”, minacciato dal sindaco Savino.
Ago 19