“I lavori continuano ad una velocità molto intensa. Come vedete il cantiere ha una dimensione pazzesca e i lavori stanno procedendo nei tempi previsti. Non è una cosa semplice, perché non si tratta di tirare su solo pareti e pilastri in cemento armato, ma di rendere operativa una struttura sanitaria che sarà il più grande ospedale pugliese e che sarà, peraltro, anche la sede della Facoltà di Medicina che abbiamo istituito qui a Taranto”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oggi a Taranto, insieme al sindaco Rinaldo Melucci, durante un sopralluogo sul cantiere del nuovo Ospedale San Cataldo, in occasione della prima gettata di cemento con il tradizionale lancio della monetina.
“Taranto – ha aggiunto Emiliano – è sempre stata città del lavoro e del sacrificio. Questo ospedale lo aspettavano da 30 anni. Nessuno era mai riuscito ad iniziare il cantiere. Questa volta la fortuna ci ha assistito”.
Per l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco: “Questo è un cantiere importantissimo, che permetterà l’espansione della rete ospedaliera. Fatto di grande rilievo in un momento nel quale Taranto ha anche rilanciato la sua vocazione di città universitaria. Quindi non posso che esprimere un plauso per gli sforzi fatti per gettare questa prima colata di cemento nei tempi previsti”.
“Questo sarà uno dei nuovi ospedali che l’amministrazione regionale realizzerà nel corso di questi anni – dichiara il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro – frutto di una strategia che già da tempo abbiamo impostato, cioè quella di fondare la rete ospedaliera su strutture di grande importanza e di grande rilievo tecnologico e assistenziale, in modo da concentrare qui l’attività di medio-alta complessità, e dedicare invece le attività di medio-bassa complessità negli ospedali che già esistono sul territorio. Questo ci consentirà di allargare l’offerta anche in termini di posti letto”.
L’opera, che sorgerà in prossimità della SS n. 7, lungo la nuova direttrice di collegamento tra Taranto e San Giorgio Jonico, rappresenterà una perfetta sintesi tra ospitalità, architettura e sostenibilità, con alti standard qualitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici in grado di assicurare elevati livelli di comfort, funzionalità e sicurezza.
“I lavori continuano ad una velocità molto intensa. Come vedete il cantiere ha una dimensione pazzesca e i lavori stanno procedendo nei tempi previsti. Non è una cosa semplice, perché non si tratta di tirare su solo pareti e pilastri in cemento armato, ma di rendere operativa una struttura sanitaria che sarà il più grande ospedale pugliese e che sarà, peraltro, anche la sede della Facoltà di Medicina che abbiamo istituito qui a Taranto”. Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano oggi a Taranto, insieme al sindaco Rinaldo Melucci, durante un sopralluogo sul cantiere del nuovo Ospedale San Cataldo, in occasione della prima gettata di cemento con il tradizionale lancio della monetina.
“Taranto – ha aggiunto Emiliano – è sempre stata città del lavoro e del sacrificio. Questo ospedale lo aspettavano da 30 anni. Nessuno era mai riuscito ad iniziare il cantiere. Questa volta la fortuna ci ha assistito”.
Per l’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco: “Questo è un cantiere importantissimo, che permetterà l’espansione della rete ospedaliera. Fatto di grande rilievo in un momento nel quale Taranto ha anche rilanciato la sua vocazione di città universitaria. Quindi non posso che esprimere un plauso per gli sforzi fatti per gettare questa prima colata di cemento nei tempi previsti”.
“Questo sarà uno dei nuovi ospedali che l’amministrazione regionale realizzerà nel corso di questi anni – dichiara il direttore del Dipartimento Promozione della Salute Vito Montanaro – frutto di una strategia che già da tempo abbiamo impostato, cioè quella di fondare la rete ospedaliera su strutture di grande importanza e di grande rilievo tecnologico e assistenziale, in modo da concentrare qui l’attività di medio-alta complessità, e dedicare invece le attività di medio-bassa complessità negli ospedali che già esistono sul territorio. Questo ci consentirà di allargare l’offerta anche in termini di posti letto”.
L’opera, che sorgerà in prossimità della SS n. 7, lungo la nuova direttrice di collegamento tra Taranto e San Giorgio Jonico, rappresenterà una perfetta sintesi tra ospitalità, architettura e sostenibilità, con alti standard qualitativi, ambientali, impiantistici e tecnologici in grado di assicurare elevati livelli di comfort, funzionalità e sicurezza.