Nel nostro Paese è andata consolidandosi, in base anche a dei pregiudizi culturali, la prassi che privilegia unicamente il ruolo materno, identificandolo come esclusivo riferimento educativo per i figli minori. Mentre molti padri separati vogliono vivere, pienamente con responsabilità la propria paternità. Nella quasi totalità dei casi, in realtà, i figli si vedono sottrarre repentinamente la figura del padre, nonostante la recente approvazione della legge n. 54 dell’8 febbraio 2006 sull’affidamento condiviso dei genitori, e nonostante il riconoscimento dell’importanza di entrambi i ruoli genitoriali, la dichiarazione della parità di diritti tra i sessi e la tutela dei minori.
I padri che oggi vogliono vivere pienamente il proprio ruolo sono penalizzati da un pregiudizio sociale ancora fortemente radicato anche nella prassi giudiziaria. Al padre viene imposto un dovere “economico” e minori reali diritti “per l’esercizio del ruolo educativo e formativo dei propri figli”.
In oltre il 98% dei casi, il padre è tenuto a versare un assegno di mantenimento per i figli pari, in media a 400 euro mensili, e nel 57.6% dei casi la casa va alla ex moglie. Ora, considerato che oltre la metà dei separati con figli minori appartengono alla categoria degli insegnanti, impiegati, e operai, che il 54% di essi ha al massimo la licenza elementare, che l’orientamento dei giudici è di fissare in “un terzo dello stipendio” il mensile che il padre deve versare per i figli, è evidente che non solo le donne, ma anche gli uomini che si trovano in questa condizione sono a rischio povertà. L’uomo, innanzitutto, deve cominciare con il cercare una nuova casa in grado di accogliere, anche temporaneamente, i propri figli, finendo spesso per tornare a vivere con i propri genitori, con quel senso di sconfitta e frustrazione che questo comporta, trovandosi nell’impossibilità pratica di svolgere il proprio ruolo genitoriale come, invece, vorrebbe.
La nostra associazione sentite le istanze e le necessità dei Padri e Uomini separati intervenuti all’incontro, si prefigge come obiettivo quello di elaborare proposte ed iniziative da inviare alle istituzioni Comune, Regione ecc. al fine di assicurare anche ai padri separati in situazione di difficoltà il diritto ad un sostegno sia abitativo che economico per consentire loro di recuperare e rafforzare la propria autonomia. Tra le proposte vi è la necessità di realizzare “Centri di Assistenza ed Ascolto per Padri Separati” da affiancare agli attuali Consultori per meglio svolgere le attività di sostegno anche in favore dei padri e uomini separati in situazione di difficoltà.
Nov 16