Antonia Losacco, presidente ASPAT Basilicata Aspat: “Basta mistificare la realtà”. Di seguito la nota integrale.
Alla luce della recente sentenza della Corte Costituzionale che ha ritenuto incostituzionale l’art. 12 della Legge di stabilità 2015 della Regione Basilicata, nella parte in cui si prevede che “la spesa per l’acquisto delle prestazioni da privato accreditato debba essere calcolata al netto della mobilità sanitaria attiva”, la Quarta Commissione Consiliare, dopo le precedenti audizioni, giovedì prossimo si accinge ancora una volta ad ascoltare il Direttore Generale del Dipartimento Salute, ing. Donato Pafundi per ulteriori approfondimenti sull’adottanda delibera di Giunta che stabilisce gli indirizzi per la definizione dei tetti di spesa della specialistica ambulatoriale per gli anni 2016/2018.
Ma approfondire cosa? Visto che la Delibera in questione determina la spesa per le prestazioni da erogare in favore dei cittadini residenti nella Regione Basilicata e rinvia ad altro Atto, la disciplina della tematica della mobilità sanitaria interregionale attiva per le prestazioni di specialistica ambulatoriale per le strutture private accreditate.
Siamo di fronte ad una vicenda che ormai è diventata una farsa!
In più occasioni abbiamo messo in guardia le istituzioni (Dipartimento Salute, Presidenza Giunta, IV Commissione, Asp e Asm) e la politica sugli effetti del ritardo nell’adozione del provvedimento delle Linee di indirizzo ai fini della definizione dei contratti, un ritardo senza alcuna giustificazione, e perciò arbitrario che perdura da mesi, che incombe come un macigno sull’attività delle strutture e che ha già prodotto la riduzione di alcuni servizi di particolare importanza per la salute dei cittadini.
Il vero problema di tutto questo caos, non è “mobilità attiva si o mobilità attiva no”, il vero problema è la mancanza di programmazione e di progettualità da parte del Governo Regionale.
Aspat Basilicata è per la preservazione della quota di mobilità extra-regionale dell’intera specialistica nel rispetto della normativa vigente, ma ha sempre invocato e sostenuto uno stralcio di programmazione su cui confrontarsi.
Tanto per fare chiarezza ai “disinformati” e a quanti continuano a creare confusione: il vero dramma sarà l’applicazione retroattiva dei criteri che si andranno ad adottare a far data dall’1.1.2016 assolutamente tardiva, assurda oltre che incostituzionale; considerato che più di metà anno è già trascorso e che l’attuazione delle procedure per la definizione dei tetti richiederà senz’altro altro tempo. Ci ritroveremo ancora una volta, nella condizione di ricevere un budget che non copre neanche quanto fin qui erogato. E questo senza considerare che l’incertezza in cui attualmente versiamo non ci ha consentito e non ci consente qualsivoglia programmazione della nostra attività.
Il principale punto evidenziato da Aspat Basilicata è la distribuzione ingiusta delle risorse sempre disponibili per alcuni settori e sempre più contratte per il nostro. I risultati di questa sordità nell’attuale Politica Sanitaria sono sotto gli occhi di tutti!
Il giudizio lo lasciamo all’utenza del territorio di Matera, così come a quello di Potenza, utenza tutta regionale che ogni giorno si vede rifiutare prestazioni per cui, per favore non strumentalizzate la mobilità per fuorviare e mistificare la realtà! Non pensate di cambiare il Sistema, cambiando solo ciò che vi piace!
Alle strutture associate ad Aspat Basilicata il cambiamento non ha mai spaventato ma, il cambiamento serio e responsabile richiede un sistema disciplinato per assicurare il buon funzionamento e per salvaguardare sia i livelli occupazionali, sia i livelli di professionalità dei lavoratori coinvolti, che si sono formati in anni di attività a tutto vantaggio del mantenimento dell’elevato standard di qualità delle prestazioni sanitarie private rese ai cittadini dalle strutture interessate,
Aspat Basilicata infine è pronta ad assumere ogni iniziativa di mobilitazione, di coinvolgimento dell’utenza, ecc., utile alla tutela dell’impresa e del diritto alla salute dei nostri utenti.
Antonia Losacco, presidente ASPAT Basilicata