Luigi Bradascio, presidente Quarta Commissione (Politiche Sociali) su specialistica ambulatoriale: verso una soluzione grazie all’intervento del Presidente Pittella. Di seguito la nota integrale.
Il lavoro della Quarta Commissione sulla delibera della Giunta regionale (n. 1413 del 3 novembre 2015) che stabilisce indirizzi per la definizione dei tetti di spesa alle strutture private accreditate che erogano prestazioni di assistenza ospedaliera e di specialistica ambulatoriale, particolarmente complesso e approfondito, ha prodotto un primo significativo risultato.
In particolare, le audizioni in Quarta dei rappresentanti delle tre associazioni di categoria, Aspat, Sanità Futura e Anisap, l’attività di tutti i consiglieri componenti fortemente impegnati nel ricercare una soluzione che non pesasse sul presente e sul futuro di circa 60 strutture con oltre 600 posti di lavoro, sono stati utili per una conoscenza puntuale delle questioni e per riprendere il confronto con il Governo Regionale, come abbiamo più volte auspicato. È giusto sottolineare ma anche chiarire che la controversa questione riguarda ancora una volta un doveroso recepimento di tagli lineari imposti dal governo nazionale precedente nel 2012.
Sulla delicata materia delle risorse necessarie a remunerare il lavoro svolto nel 2015 dalle strutture ambulatoriali accreditate, questa volta è stato il Governatore in persona che ha assunto l’iniziativa convocando un incontro al quale ho partecipato.
Va innanzitutto riconosciuto al Presidente Pittella, all’Assessore Franconi e alla dirigenza dipartimentale, la particolare sensibilità manifestata rilanciando il metodo del confronto tra le parti che ha consentito di superare precedenti incomprensioni.
Nel merito, il Presidente Pittella ha assunto l’impegno di sottoporre all’attenzione delle associazioni di categoria diverse ipotesi di attuazione di una normativa nazionale per tutte le Regioni che risale al 2012 e prevede l’obbligatorietà della riduzione della spesa sanitaria specialistica privata accreditata (il taglio del 2% al consuntivo del 2011). Una scelta che varrà per chiudere i conti del 2015 ed affrontare con lo stesso metodo partecipato e di condivisione e in maniera innovativa la programmazione dei tetti di spesa per il 2016 per tutte le strutture. Dunque da parte del Presidente è stata assunta un’iniziativa fondamentale che consentirà di uscire dalla situazione di stallo che si è creata per ridare serenità ai titolari e agli operatori delle strutture della sanità privata accreditata e ai cittadini-utenti e creare le condizioni per affrontare con la serenità e il rinnovato clima di concertazione la programmazione sanitaria per il 2016.
Per quanto mi riguarda posso confermare la volontà a portare a termine la problematica nell’interesse principalmente dell’utenza regionale, dando seguito al documento approvato all’unanimità dalla Quarta e contenente una serie di “raccomandazioni” rivolte alla Giunta e dando seguito al dibattito avvenuto in occasione della conferma della fiducia che mi è venuta da parte dei consiglieri commissari.