La delibera che il Presidente Bardi ha fortemente voluto per avviare a soluzione i problemi di continuità dell’attività della Polimedica di Melfi, struttura nostra associata che abbiamo sostenuto in questa come nella vertenza precedente riferita al trasferimento di sede, insieme ai problemi di tutte le strutture della specialistica ambulatoriale, è un primo importante passo avanti; ma la strada per abbattere le liste di attesa e rilanciare il delicato e prezioso comparto della specialistica ambulatoriale è ancora lunga.
Sanità Futura ha sempre posto contestualmente alla “questione risorse finanziarie” quelle normative regionali da adeguare per una più efficace cooperazione pubblico-privato e la ristrutturazione degli apparati preposti alla direzione e gestione di questi processi, nel Dipartimento Salute.
L’annuncio fatto in tal senso dal Presidente Bardi – “metteremo in campo la necessaria programmazione, insieme a tutti gli stakeholders, per risolvere in via strutturale questo problema per gli anni a venire” – come l’avvio delle procedure per l’individuazione di nuovi dirigenti negli uffici non solo del Dipartimento Salute della Regione vanno nella direzione da noi indicata.
Per Sanità Futura i tempi e i modi per procedere a rafforzare il valore strategico della Specialistica Ambulatoriale Accreditata all’interno del Sistema Sanitario Regionale non sono indifferenti all’azione che attende il Governo Regionale, in concertazione con le associazioni di categoria, per una svolta attesa da lungo tempo.
Deve essere chiaro a tutti che con l’emergenza Covid non certamente superata e le numerose problematiche che riguardano prestazioni e servizi sanitari ancora negati ai cittadini non ci sono più margini per operazioni parziali e tanto meno per scorciatoie. Rinnoviamo pertanto al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi ed all’Assessore alla Sanità Rocco Leone l’appello ad intervenire con determinazione per rimuovere le cause che hanno colpito duramente negli anni la Sanità Privata Accreditata di Basilicata.
Prima fra tutte la “rete burocratica” costruita intorno alle strutture della specialistica ambulatoriale attraverso un atteggiamento e un comportamento di dirigenti di uffici del Dipartimento Salute che hanno creato continui ostacoli sino a ricorrere ad interpretazioni di norme e provvedimenti che, come testimoniano le numerose sentenze del TAR Basilicata di condanna della Regione, li hanno visti soccombere nei giudizi dinanzi il Tribunale Amministrativo Regionale con un pesante danno economico e d’immagine a carico della Regione.
Non vorremmo trovarci di fronte alla classica “tela di Penelope” con chi da una parte tesse i fili di una strategia innovativa avendo in una testa una sanità moderna al passo con i tempi e soprattutto con le esigenze degli utenti e degli operatori della sanità e dall’altra chi, facendosi scudo di incarichi amministrativi, rema contro.
Sinora – e non possiamo dimenticarlo – è accaduto che l’obiettivo dell’Assessore Leone e di tutta la Giunta Bardi è stato, purtroppo, tradito e deviato da chi, pur non avendo il potere per farlo, ha deciso di demolire un intero settore della sanità Regionale ed ingannare la popolazione di Basilicata. Le strutture private accreditate, sebbene invitate ad aiutare quelle pubbliche nello smaltimento delle liste d’attesa, sono state messe nelle condizioni di non poterlo fare.
E’ dunque tempo di grandi cambiamenti che il 2022 dovrà manifestare; noi vogliamo conoscere il cronoprogramma e la struttura di risorse umane che con tempi e strumenti certi porrà in essere “la migliore programmazione” per l’unico settore che ha coraggiosamente fronteggiato la pandemia.
Su questo punto persisteremo nello stato di agitazione ed insisteremo con gli organi politici per fare in modo che con l’arrivo del nuovo dg al Dipartimento Domenico Tripaldi non si debba ricominciare dall’ “anno zero” ma ci sia già una traccia precisa del lavoro che lo attende.