Il primo tavolo regionale della Giunta Pittella sul sistema della sanità privata accreditata segna la ripresa del confronto, interrotto da troppo tempo, ed al contempo la disponibilità del Dipartimento Sanità ad affrontare una serie di questioni più urgenti e un rinnovato impegno a realizzare un cambiamento di sistema verso l’appropriatezza delle cure. Lo riferiscono in una nota congiunta Sanità Futura, Anisap, Federlab, Federbiologi, Fenasp Basilicata che ieri hanno partecipato all’incontro con il direttore generale del Dipartimento Donato Pafundi (assente l’assessore Flavia Franconi per motivi di salute) e il presidente della IV Commissione (Problemi Sociali) Luigi Bradascio. L’incontro fa seguito alla decisione di avviare, da parte del Dipartimento Salute, un lavoro propedeutico per la revisione dell’attuale sistema di determinazione del fabbisogno delle prestazioni e dei tetti di spesa delle strutture sanitarie private accreditate e, contestualmente, di verificare la possibilità di risolvere l’emergenza in atto nel settore. Durante la riunione particolarmente approfondita e positiva, pur inevitabilmente di carattere interlocutorio – si legge nella nota – è stato riconosciuto ed apprezzato il ruolo svolto dal Presidente Badascio che ha introdotto i lavori con una vera è propria iniezione di positività, dichiarando sin da subito la più totale attenzione e disponibilità della sua funzione istituzionale a fare in modo che si possa rapidamente costruire un nuovo metodo di confronto rivolto all’equità distributiva delle risorse in chiave territoriale, in definitiva verso un sistema più efficace in primo luogo per rispondere alle esigenze delle famiglie e degli utenti oltre che delle strutture pubbliche e private. I dirigenti delle associazioni della sanità privata accreditata hanno, unanimemente, espresso la condizione estrema alla quale si è giunti purtroppo come conseguenza di anni di immobilismo e che realizza oggi una emergenza di sopravvivenza per strutture, personale, collaboratori e pazienti. L’ Anisap, con Antonio Flovilla, ha segnalato la necessità di dare concreta attuazione agli accordi esistenti, tenuto conto che esistono specialità accreditate e non contrattualizzate che potrebbero essere utilmente considerate per meglio rispondere alla domanda dei cittadini, evidenziando inoltre la mancata riorganizzazione della rete di laboratori di analisi che per effetto di manovre ministeriali rischia di tradursi nella chiusura di decine di piccoli laboratori di paese e la sottrazione perfino dei risparmi conseguiti dalle stesse strutture che pure hanno dimostrato responsabilità e certezza di spesa per anni. La Fenasp Basilicata, con Antonia Losacco, ha illustrato gli effetti fortemente dannosi della sospensione dell’erogazione di prestazioni di fisioterapia per bambini in logopedia e per chi ha particolare bisogno di cure dopo un intervento chirurgico. Losacco ha ribadito l’assurda situazione solo lucana per cui la riabilitazione risulta ancora divisa al suo interno con ripercussioni negative sia sotto il profilo della maggiore spesa per la regione che in termini di disservizio per pazienti e strutture. Sanità Futura, con Michele Cataldi, ha evidenziato che l’emergenza in atto si compone di due aspetti fondamentali in attesa di soluzione: il primo, nell’immediato, riguarda la potenziale interruzione nell’erogazione delle prestazioni che può e deve essere scongiurata attraverso un tempestivo intervento regionale; il secondo, di stampo riformatore, riguarda un sistema che ha funzionato in passato ma che oggi produce le emergenze che strutture e pazienti stanno drammaticamente vivendo. In definitiva le associazioni di categoria, in posizione congiunta, si sono dichiarate fiduciose per la sensibilità dimostrata dal direttore generale Donato Pafundi che ha voluto censire in maniera puntuale anche gli aspetti tecnici dei problemi sul tavolo e si è impegnato ad un supplemento di attenzione e approfondimento che consegnerà al Presidente Pittella e all’assessore Franconi.
Set 18