Specialistica ambulatoriale tetti di spesa, Anisap, Cicas, federbiologi e Federlab: “Questione aperta e risolvibile”. Di seguito la nota integrale.
La questione dei tetti di spesa per la specialistica ambulatoriale accreditata per l’anno 2022 sta occupando pagine di giornali attraverso comunicati e note inviate da alcune associazioni di categoria. Il tema è quanto mai attuale per i pesanti risvolti negativi che potrebbero, a brevissimo, ripercuotersi sui cittadini a causa della approvazione di una DGR di determinazione dei criteri di assegnazione dei tetti di spesa.
I temi principali di questa delicata problematica sono stati ampiamente portati al tavolo che il Presidente Bardi ha convocato il 05/08/2022, nel quale tutte le associazioni hanno registrato una ampia disponibilità da parte della Regione ad affrontare la problematica ed a trovare uno strumento normativo che potesse superare e risolvere le forti criticità che la DGR approvata rischia di generare.
In un successivo incontro la Regione ha proposto una soluzione, ancorché a tempo determinato, che possa interrompere gli effetti della DGR e nello stesso tempo dare la possibilità alle parti ovvero alle associazioni e all’ufficio regionale preposto, di trovare un accordo sui temi portanti della questione riguardante i tetti di spesa 2022 e del successivo triennio 2023-2025. Tale proposta, in considerazione della dichiarata disponibilità regionale, è stata accolta e condivisa dalle associazioni Anisap, Cicas, federbiologi e federlab.
I rappresentanti di queste sigle ritengono che il dichiarato impegno da parte della Regione Basilicata di trovare ulteriori risorse in rapporto al fabbisogno reale di prestazioni ambulatoriali per il 2022 e la volontà di addivenire ad un accordo che superi i criteri fissati dalla DGR, siano un dato positivo che, però, a breve, deve trovare necessariamente concretezza con un primo provvedimento ad hoc che sospenda gli effetti della DGR ed attivi un nuovo tavolo di concertazione, anche alla luce dei dati e dello studio fatto dal CREA sui fabbisogni regionali.
“Siamo convinti che un sereno confronto sui temi, nel rispetto dei ruoli, possa costituire una solida base per costruire un accordo stabile e soddisfacente per le parti nell’interesse del cittadino bisognoso di cure. Le polemiche, e, peggio ancora le strumentalizzazioni, non aiutano. Al contrario rischiano di far perdere di vista l’obiettivo principale ovvero quello del soddisfacimento dei bisogni di cure del cittadino. Riteniamo che – sostengono Anisap, Cicas, federbiologi e federlab – il percorso intrapreso dalla Regione vada nelle giusta direzione della risoluzione della problematica, pertanto rimaniamo fiduciosi e auspichiamo una rapida riapertura del tavolo tecnico con il quale affrontare e risolvere definitivamente la questione”.
Ago 31