Sanità, Spending review: con due iniziative la Giunta taglierà 9,5 mln
Annunciati dall’assessore alla salute, Attilio Martorano, una “centrale di committenza” e “l’autoassicurazione” per la gestione diretta del rischio per responsabilità civile nel sistema sanitario regionale
Rivedere la spesa per mantenere alti i livelli qualitativi della sanità lucana. Mira a tanto la sforbiciata alla spesa pubblica che la Regione Basilicata si appresta a compiere con due importanti iniziative proposte dall’assessore regionale alla Salute, Attilio Martorano e in via di adozione da parte della Giunta regionale.
L’accelerata sulla spending review lucana partita già da almeno 2 anni si farà con la creazione della “Centrale di committenza” e con la gestione diretta del rischio per responsabilità civile nel sistema sanitario regionale, un’Autoassicurazione equivalente ed alternativa del sistema sanitario regionale finalizzata alla copertura dei rischi derivanti dalla responsabilità civile delle strutture sanitarie.
Grazie ai due provvedimenti, si stima un risparmio di 9,5 milioni di euro per le casse regionali: 5 milioni saranno accantonati con il sistema dell’autoassicurazione e 4,5 milioni con l’allestimento della centrale di committenza.
“Con questi provvedimenti – ha spiegato l’assessore Martorano – continuiamo a declinare la linea di rigore e mantenimento dei servizi tracciata dal presidente De Filippo: per far fronte alle indubbie difficoltà finanziare che la situazione nazionale e internazionale impone stiamo portando avanti ogni possibile iniziativa di efficientamento che sia compatibile con la scelta dell’eccellenza nella sanità lucana. Non a caso brilliamo, in particolar modo nello scenario meridionale, per essere la Regione che non ha problemi di piani di rientro e commissariamento per la spesa sanitaria e, al tempo stesso, garantisce elevati standard di qualità nell’assistenza”.
In particolare, il provvedimento che favorirà la gestione diretta dei sinistri nasce dall’esigenza di contenere considerevolmente la spesa sul premio assicurativo delle aziende sanitarie. È il caso di ricordare che il premio annuo attualmente pagato dalle aziende sanitarie alle assicurazioni ammonta a circa 9 milioni, a fronte di una media annua di indennizzi per risarcimento danni a carico delle Assicurazioni pari a 1 milione. La sanità lucana, infatti, si contraddistingue come buona sanità, in cui errori e contestazioni sono praticamente ai livelli minimi fisiologici.
Per far fronte alla gestione diretta dei sinistri, sarà istituito un Dipartimento interaziendale per la gestione dei sinistri, la cui direzione verrà affidata ad un dirigente del ruolo amministrativo con incarico di struttura complessa, individuato tra i dirigenti di ruolo in servizio presso le aziende regionali. Sarà inoltre istituito il Comitato interaziendale per la valutazione dei sinistri, organismo terzo cui competerà la decisione finale in ordine alla quantificazione degli indennizzi.
L’autoassicurazione comporta una spesa aggiuntiva relativa al “loss adjuster” (perito liquidatore) e all’attivazione del dipartimento interaziendale “gestione dei sinistri”. Inoltre le Aziende dovranno effettuare congrui accantonamenti in bilancio per far fronte ad eventuali e successivi rischi, in ottemperanza a quanto previsto dal codice civile e dai principi contabili.
Sul fronte, invece, del contenimento della spesa circa l’acquisto di lavori, servizi e forniture delle aziende sanitarie regionali, la Centrale di committenza avrà l’obiettivo di contenere la spesa nel settore della sanità attraverso l’aggregazione della domanda e il monitoraggio della spesa, aumentare l’efficienza ed efficacia delle procedure di appalto grazie alla continua attività dedicata alla maggior entità della spesa e al maggior potere contrattuale, nonché per mezzo del monitoraggio finale dell’esecuzione/fornitura. La Centrale si occuperà inoltre di promuovere e utilizzare, compatibilmente con le disposizioni di legge, innovative forme di contrattazione e nuove strategie d’acquisto. In pratica, le quattro aziende sanitarie saranno in grado di acquistare servizi al prezzo minimo oggi pagato da una di esse.
Grazie a questo provvedimento, si stima una riduzione della spesa per l’approvvigionamento di beni sanitari e non sanitari e servizi non sanitari almeno del 2%.