“Un recente studio pilota condotto dalla Terapia del dolore dell’Ospedale San Carlo di Potenza, in collaborazione con l’Università degli Studi della Basilicata, è stato pubblicato sulla rivista internazionale “The Journal of Clinical Medicine” e ha rivelato l’efficacia di un basso dosaggio di Cannabis Terapeutica nel trattamento del dolore correlato alla fibromialgia”. Lo annuncia il Direttore Generale dell’AOR San Carlo, Giuseppe Spera, aggiungendo che “parallelamente alle prestazioni sanitarie, il San Carlo sta sviluppando una sempre più intensa attività di ricerca, i cui risultati trovano ampio riscontro in campo internazionale, e rafforzando i proficui rapporti con l’Università degli Studi della Basilicata”.
Lo studio, intitolato “Is a Low Dosage of Medical Cannabis Effective for Treating Pain Related to Fibromyalgia? A Pilot Study and Systematic Review”, è frutto della collaborazione dell’equipe di Terapia del dolore dell’AOR San Carlo, guidata dal dottor Antonio Giardina, con il gruppo di ricerca del professor Luigi Milella, associato di Biologia Farmceutica e coordinatore del CdS di Farmacia presso l’Università degli Studi della Basilicata.
“Questa ricerca rappresenta un passo significativo verso nuove opzioni di trattamento per i pazienti affetti da una patologia complessa come la fibromialgia”, dichiara il dottor Giardina, spiegando che si tratta di “una sindrome caratterizzata da dolore muscoloscheletrico diffuso ed affaticamento cronico che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. I farmaci ad oggi utilizzati non sempre sono in grado di offrire i benefici sperati e spesso sono associati a importanti effetti collaterali. Negli ultimi anni, in ambito clinico sono stati studiati i prodotti contenenti cannabinoidi che, per la loro attività antinfiammatoria e immunomodulante, sono utili per la gestione dei sintomi associati al dolore”.
“Il nostro studio pilota – continua il dottor Giardina – ha coinvolto un campione di pazienti con diagnosi di fibromialgia ai quali è stato somministrato un basso dosaggio di cannabis terapeutica in forma di decotto per ridurre gli effetti psicotropi correlati al THC. Durante lo studio, sotto stretta supervisione, è stata esclusa l’assunzione dei farmaci precedentemente utilizzati per il trattamento della sindrome fibromialgica. I risultati preliminari hanno mostrato una riduzione significativa del dolore percepito dai partecipanti, migliorando al contempo la qualità della vita”.