“L’IRCCS CROB è tra i primi Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico a livello nazionale a procedere con la stabilizzazione dei precari della ricerca scientifica”. Ad annunciarlo, il vicepresidente della Giunta e assessore regionale alla salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli di concerto con la direzione strategica e con la direzione scientifica dell’Istituto lucano. Con la delibera numero 417 del 10/11/2023, infatti, i ricercatori dell’Irccs Crob e il personale di supporto, rientranti nella cosiddetta “piramide della ricerca” ed aventi i requisiti previsti dalla legge, saranno assunti a tempo indeterminato.
Si tratta di personale altamente qualificato che da anni vive in una situazione di precariato, comune in tutta Italia. L’Irccs Crob ha immediatamente applicato quanto previsto dalla norma per la stabilizzazione dei lavoratori e lavoratrici della ricerca sanitaria degli Irccs pubblici e IZS, diventata la legge lo scorso luglio dal titolo ‘Disposizioni in materia di personale della ricerca sanitaria degli Irccs pubblici e degli IZS’. Saranno stabilizzati 13 professionisti che erano stati reclutati a tempo determinato ai sensi della Legge 205/17, che hanno maturato al 30 giugno 2023 alle dipendenze di un ente del Ssn almeno 3 anni di servizio, anche non continuativi (ivi inclusi contratti flessibili e borse di studio) negli ultimi 8 anni. La norma dispone inoltre che l’assunzione a tempo indeterminato possa avvenire in deroga ai limiti di spesa consentiti per il personale degli enti del SSN e agli altri vincoli previsti dalla legislazione vigente in materia del personale di ricerca.
“Si tratta di un grande risultato ottenuto grazie alla professionalità del management dell’Istituto – ha detto l’assessore Fanelli -. Siamo tra i primi in tutta Italia ad aver dato merito e stabilizzazione ai professionisti indispensabili della ricerca che hanno dimostrato nel tempo, capacità e competenze. Una soddisfazione per il raggiungimento di un obiettivo molto atteso che con determinazione abbiamo perseguito e che sono certo andrà a rafforzare in termini di motivazione, un personale che già si è dimostrato qualificato e vitale per l’IRCCS CROB di Rionero in Vulture che potrà contare su una programmazione sempre più lungimirante”.
Soddisfazione per la conclusione dell’iter che pone fine ad un percorso lungo e complesso e darà finalmente stabilità ai ricercatori e al personale di supporto storico dell’Irccs Crob, è stata espressa anche dal direttore sanitario dott. Rocco Mario Calabrese e dal direttore scientifico FF dott. Rocco Galasso. “Il provvedimento – commenta il direttore generale f.f. dott. Giovannino Rossi – rappresenta per la direzione strategica un successo di cui si è orgogliosi e che rende giustizia ad un gruppo di professionisti che per troppo tempo è rimasto nel limbo della precarietà”.
Crob, Galasso (Cisl Fp): «Stabilizzato il personale della ricerca e delle attività di supporto, primo istituto in Italia a procedere con le stabilizzazioni»
«Il Crob di Rionero è il primo istituto di ricerca a livello nazionale che procede alla stabilizzazione del personale della ricerca». È quanto annuncia il segretario del comparto sanità della Cisl Fp Basilicata Pierangelo Galasso spiegando che «con la deliberazione n. 417 del 9 novembre si è applicato quanto previsto dalla legge n. 3/2023, secondo istituto in Italia a deliberare in tal senso, ma primo a procedere alla stabilizzazione del personale della ricerca sanitaria e delle attività di supporto. Come Cisl Fp esprimiamo grande soddisfazione per il raggiungimento di questo traguardo, frutto di molte battaglie a livello nazionale e anche dell’impegno della Regione Basilicata e del management del Crob, impegno che ha permesso di stabilizzare figure che svolgono un’attività fondamentale all’interno degli Irccs. Ci auspichiamo che questo sia davvero il primo dei tasselli da mettere a posto per procedere finalmente al rilancio del centro di riferimento oncologico che da sempre svolge una funzione fondamentale all’interno della rete oncologica del Centro-Sud. Investire sul personale della ricerca e sulle ulteriori assunzioni previste nel piano triennale dei fabbisogni porterà risultati eccellenti perché la sanità è fatta dalle persone per le persone», conclude Galasso.