È notizia di questi giorni l’annuncio da parte della dirigenza del Miulli del superamento dei tetti di spesa per le prestazioni destinate all’utenza extra-regionale. Naturalmente si tratta di un’ulteriore tegola che si abbatte sui cittadini lucani, specie della provincia di Matera, che sempre più numerosi, non vedendo soddisfatta in loco la richiesta di cure, si rivolgono alle strutture delle regioni confinanti e non. Le responsabilità – va detto – non sono attribuibili in toto al presente governo regionale. Lo stesso direttore sanitario del Miulli ha suggerito, come possibile soluzione, la stipula di accordi di confine (previsti dal D.M. 70/2015). Nel 2016, in occasione della discussione del ddl di riordino del S.S.R., presentammo degli emendamenti, tra cui proprio l’introduzione esplicita nel ddl della stipula di tali accordi (si veda pag. 4/5 del documento scaricabile a questo Link). Inutile che dica che fine abbiano fatto questi emendamenti. Nonostante ciò, abbiamo ribadito tale necessità in ogni sede in cui abbiamo potuto esplicitare la nostra visione, dalle commissioni consiliari agli incontri pubblici. Stipulare tali accordi può rivelarsi utile anche per spuntare una maggiore attrattività per alcune specialità presenti nella nostra regione negli ospedali di ‘confine’ in particolare (Matera, Lagonegro, Policoro), visto il potenziale bacino di utenza a cui possono rivolgersi. Perché si continua a navigare a vista?