Tariffario prestazioni specialistiche, pressing di Sanità Futura produce primi risultati. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
L’iniziativa incalzante di Sanità Futura sul tariffario per la specialistica ambulatoriale ha ottenuto un primo risultato: il dirigente generale del dipartimento regionale alla salute ci ha comunicato di aver revocato la famigerata nota: “DGR n. 525/2013 – Precisazioni”. Sono state quindi riconosciute la fondatezza e la validità dei nostri rilievi in merito ad una nota “interpretativa” che , in sintesi, sosteneva che le strutture avrebbero dovuto fatturare senza tener conto del nuovo tariffario fino a luglio, quindi non osservando la delibera giunta, salvo conguaglio entro il mese di dicembre 2013 “alla luce delle possibili rimodulazioni da parte del governo nazionale”.
E’ questa l’ennesima testimonianza che quando, come sollecitiamo da troppo tempo, si fa ricorso al metodo auntentico della trasparenza e con esso a corrette interlocuzioni con le parti sociali, i nodi vengono al pettine. Un plauso va quindi al dirigente generale, del Dipartimento dr. Domenico Tripaldi per aver compiuto un gesto doveroso ma anche simbolicamente ragionevole utile al ripristino di un dialogo serio. A questo punto non possiamo che attendere l’atto finale della telenovela del tariffario attraverso una deliberazione di Giunta che, accogliendo la nostra richiesta alla quale si sono associati la Quarta Commissione, tutti i gruppi e consiglieri regionali, revochi quella precedente, ripristinando legalità e condizioni di normalità nell’attività delle piccole strutture della sanità privata accreditata. Il fattore della tempistica ha un significato profondo per scongiurare che si producano danni diretti ed irreparabili alle piccole imprese della sanità e al proprio personale. Per noi di Sanità Futura – che nei giorni scorsi ci siamo sottratti al rituale dei cosiddetti tavoli tecnici – è questa una condizione pregiudiziale alla ripresa di ogni tipo di confronto istituzionale e in questa occasione non possiamo che rinnovare l’invito ad altre associazioni di categoria – Anisap e Federbiologi – a non prestarsi alle manovre dilatorie dell’Assessore alla Sanità e quindi a non fare da “stampella” a comportamenti che non ammettono complicità consentendo, di fatto, la prosecuzione di “giochi di potere”.
Noi di Sanità Futura non desisteremo, ed insieme a Federlab Italia con cui condividiamo tutte le azioni necessarie per difendere strenuamente le nostre attività, i nostri collaboratori, e i nostri pazienti, continueremo a produrre ogni sforzo possibile per scuotere le coscienze di tutti, per continuare a sperare in una sterzata indispensabile per salvare il salvabile e su di questo poggiare un rilancio possibile.
Giu 26