Quante volte un dolore alla spalla o al ginocchio ci complica la vita. La fisioterapia è la soluzione giusta per aiutarci a guarire da un trauma o recuperare le nostre funzionalità motorie (e non) dopo un intervento chirurgico o un evento che ci ha comunque tenuti fermi a lungo. Spesso ce ne dimentichiamo, o sorvoliamo, supponendo erroneamente lunghi periodi di cura. Oggi però esistono diverse tecniche fisioterapiche in grado di raggiungere risultati ottimali in poche sedute. Tra queste di sicuro la Tecarterapia, una nuova metodica che nasce dalla Medicina dello Sport con lo scopo di trattare gli atleti professionisti, permettendo loro un recupero funzionale immediato e duraturo. Gli ottimi risultati conseguiti in tale settore hanno poi fatto sì che la Tecar si sia estesa in diversi altri ambiti.
Allo scopo di far conoscere in maniera più diffusa la Tecarterapia, Sanità Futura promuove una campagna di informazione “Porte aperte” al poliambulatorio Polimedica a Melfi.
La Tecar utilizzata in Polimedica è un’apparecchiatura originale brevettata, i cui risultati sono scientificamente dimostrati. Il CONI e le più importanti società sportive a livello Mondiale usano esclusivamente Human Tecar®.L’attività è coordinata dalladottoressa Francesca Mazzuoli che oltre ad aver sostenuto i principali corsi di tecarterapia di primo, secondo e terzo livello, nel 2012 ha conseguito la specializzazione Human Tecar® in Tecniche di Riabilitazione e Prevenzione negli atleti di alto livello presso il Centro di Preparazione Olimpica di Formia. Nel 2014 si è ulteriormente specializzata in Synergistic Healthcare Metodology, focalizzandosi sul trattamento delle patologie osteoarticolari e muscolari acute e croniche.
“L’efficacia della tecarterapia – spiega la Mazzuoli – è subordinata al tipo di apparecchio utilizzato e alla bravura dell’operatore. Grazie alla sua efficacia, flessibilità e la quasi totale assenza di controindicazioni (fatte salve quelle relative a tutte le apparecchiature elettromedicali come per esempio la presenza di pacemaker o la condizione di gravidanza), rappresenta oggi infatti uno strumento prezioso in svariati contesti molto differenti tra loro: medicina dello sport, riabilitazione fisioterapica, terapia del dolore, flebolinfologia, chirurgia plastica e medicina estetica, reumatologia, ortopedia, diabetologia (conseguenze dovute a deficit circolatori), neurologia, medicina del lavoro, medicina termale e veterinaria.
Le principali patologie, che vengono trattate con eccellenti risultati in tempi brevissimi, sono: condropatia rotulea, coxartrosi, lombalgie, cervicalgie, brachialgie , sciatalgia, pubalgia, capsulite adesiva (spalla), tendiniti, fascite plantare, epicondilite, epitrocleite, distorsioni, contratture muscolari e ancora lesioni muscolari (elongazioni , strappi , etc).
Il ciclo minimo consigliato è di 8/10 sedute che vanno effettuate in tempi piuttosto brevi (ravvicinate); ovviamente ci sono tante variabili, che solo un terapista qualificato e certificato Human Tecar® sarà in grado di valutare in base alla patologia in questione ed alle caratteristiche del soggetto da trattare. In ogni caso di solito le sedute vanno effettuate con cadenza trisettimanale.
Il macchinario serve solo a stimolare e si usa in due modi: nella modalità capacitiva: un elettrodo rivestito in ceramica, viene applicato sui tessuti molli (ricchi di acqua: muscoli, vene, ecc) in modo continuativo ed eventualmente associato ad un massaggio; nella modalità resistiva invece si avvale di un elettrodo non isolato da applicare su tessuti più asciutti: ossa, tendini, articolazioni, ecc.
Da qui risulta chiara la grande vastità di applicazioni: infiammazioni muscolari, lombalgia, sciatalgia, cervicalgia , crampi, contratture e dolori muscolari di qualunque tipo. Offre buoni risultati anche in campo estetico (agendo sul sistema circolatorio e linfatico riduce gli edemi successivi a liposuzione o altri interventi di chirurgia estetica, ma soprattutto combatte la cellulite stimolando la microcircolazione e l’ossigenazione dei tessuti).