Il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (con delega al termalismo) intervenendo a Contursi Terme ad un convegno su termalismo e sviluppo ha fatto il punto del lavoro del Tavolo Tecnico sul termalismo insediato dal Ministeroper fornire un nuovo impulso al settore termale, con la partecipazione di tutti i principali attori di interesse del settore (oltre al Ministero della Salute, il MISE, il MIBACT, INPS, INAIL, le Regioni, ed esponenti del mondo scientifico ed accademico). Il lavoro – ha detto – porterà alla presentazione di un documento finale utile a supportare in Parlamento provvedimenti normativi di riforma del settore. Obiettivo centrale: dare un nuovo impulso al settore per consolidare nel 2017 i timidi segnali d’inversione di tendenza registrati a fine 2015 e nel 1° semestre 2016. Nel nostro Paese, infatti, il termalismo «rappresenta una risorsa fondamentale a disposizione del Servizio sanitario nazionale, atteso che le cure termali, per la loro efficacia terapeutica e per la loro duttilità di impiego, si sono da sempre rivelate particolarmente idonee ad esplicare un’incisiva azione per la tutela globale della salute in ciascuna delle tre fasi della prevenzione, cura e riabilitazione e costituiscono, da sempre, uno strumento indispensabile per il mantenimento ed il ripristino dello stato di benessere psicofisico ed un valido rimedio per una pluralità di patologie cronico-corrosive ampiamente diffuse nella popolazione».
Alcuni dati per fotografare il comparto: 380 stabilimenti termali, in 19 Regioni, in 180 Comuni, circa 65.000 addetti diretti ed indiretti, circa 800 milioni di euro di fatturato nel 2015 (che sale a 3 milioni di euro considerando l’indotto in termini di ricettività, commercio e servizi correlati, pari a circa il 10% del valore delle corrispondenti voci nazionali), 15 milioni di prestazioni termali erogate (nel 2014) a carico del Servizio Sanitario Nazionale.
“Il termalismo rientra nell’ambito della cura di alcune malattie croniche come complemento ai trattamenti tradizionali. Le cure termali si sono rivelate efficaci, in particolare, nell’ambito della reumatologia, delle vie respiratorie e nel trattamento di malattie dell’apparato urinario, considerato come un’autentica “politerapia” in cui l’acqua, le tecniche termali, l’ambiente e i trattamenti offerti dal personale sanitario contribuiscono attivamente alla riabilitazione. Inoltre, come dimostra l’attivazione di gruppi di lavoro composti da medici specialisti con il fine di redigere una legge che regolamenti in maniera organica tutti gli aspetti di questo importante settore, si sta completando un lavoro importantesulla domanda di trattamenti terapeutici, preventivi e riabilitativi, sull’impegno nella ricerca scientifica e formazione termale, sulla crescente domanda di benessere e turismo termale, sugli interventi per i risparmi energetici, sulla tutela della risorsa termale, sulle proposte di rinnovamento e di riforma rispondenti ad una nuova e crescente domanda di termalismo terapeutico e del benessere termale.
Nov 05