I titolari di laboratori di analisi, strutture accreditate in prima linea per la cura della salute e la prevenzione, hanno diritto di sapere se le prestazioni cosiddette extra budget che continuano ad erogare oltre il 30 settembre scorso, saranno regolarmente remunerate da Regione e Aziende Sanitarie. E’ quanto afferma il dr Francesco Toscani, presidente regionale di Federlab Italia – associazione di categoria tra le più rappresentative dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati – evidenziando il forte stato di disagio soprattutto degli operatori di medi e piccoli laboratori-centri diagnostici che sono tenuti a raggiungere il tetto delle 160mila prestazioni l’anno quale requisito per l’accreditamento. L’atteggiamento assunto dalla Regione, pur riconoscendo l’impegno assunto in prima persona dal Presidente Bardi e confermato dall’Assessore alla Salute Fanelli nel recente incontro sulla sanità del Materano – sottolinea Toscani – sottovaluta i problemi gestionali, di costi aziendali e del personale, ai quali non è possibile far fronte già con il pagamento normale delle prestazioni, le cui tariffe sono ferme da troppi anni e consentono margini di utile estremamente ridotti. Per questa ragione non ci sarà possibile proseguire l’attività sino alla fine dell’anno in mancanza di provvedimenti concreti da parte della Regione. Le rassicurazioni generiche e gli impegni annunciati – aggiunge il presidente Federlab – non sono sufficienti per programmare il nostro lavoro anche in vista del nuovo anno che si riconferma molto problematico come gli ultimi appena trascorsi. Per continuare a garantire il diritto agli utenti, in particolari malati cronici, oncologici, fragili, a curarsi, come continuano a rivendicare i sindacati, c’è bisogno di pochi milioni di euro da destinare alla specialistica ambulatoriale per chiudere l’ultimo trimestre dell’anno. Federlab si rivolge ancora una volta al Presidente Bardi perché in occasione della manovra di assestamento di bilancio, in fase di predisposizione da parte dei competenti Uffici Regionali, si individuino queste risorse e si ridia serenità al comparto composto da professionisti, personale qualificato, strutture che hanno dato prova di responsabilità e di servizio all’utenza contribuendo a superare le difficoltà del servizio sanitario regionale. Noi – conclude Toscani – non vogliamo mandare indietro i cittadini che si rivolgono ai nostri centri. Non costringeteci a farlo.