Il Comandante di Polizia Locale di Policoro, Rosa Sillletti, ha inviato una lettera aperta alla nostra redazione “per difendere l’onorabilità del Comando dopo la positività al Coronavirus che ha interessato tre agenti di Polizia Locale. Di seguito la nota integrale.
Anche in tempi di pandemia bisogna difendersi dalla sciatteria umana.
In qualità di Comandante della Polizia Locale della Città di Policoro mi corre l’obbligo di fare delle precisazioni per difendere l’onorabilità del Comando che dirigo.
Circolano voci su presunte feste organizzate in occasione di San Sebastiano, Patrono della Polizia Municipale, che si onora il 20 gennaio di ogni anno. Voci che si susseguono in un tamtam anche sui social, dove tutti scrivono di tutto e tutti si sentono legittimati a inveire contro chiunque e chicchessia. Addirittura si parla di feste, festicciole, pranzi e brindisi, in totale spregio di ciò che sta accadendo. Come se fosse quasi “inevitabile” che alcuni Vigili, al periodico screening effettuato, siano risultati positivi al COVID.
Una sorta di “ben-gli-sta!”: una colpa da espiare per aver raggirato l’ostacolo delle restrizioni.
Occorre chiarire subito che la Polizia Locale della Città di Policoro
NON ha partecipato ad una celebrazione religiosa organizzata in forma ristretta da alcuni agenti in pensione dei paesi limitrofi.
NON ha festeggiato il suo Santo Patrono con feste, festicciole, pranzi e brindisi.
NON ha MAI violato le norme anticovid.
Anzi, proprio in quei giorni, gli Agenti della Polizia Locale della Città di Policoro, guidati dalla sottoscritta, hanno effettuato dei controlli serrati in alcuni luoghi di aggregazione: 12 i locali controllati con il risultato di 10 sanzioni amministrative contestate tra titolari e avventori. Tutto tracciabile, grazie alle informazioni diramate a mezzo stampa. Con tanto di foto di personale in prima linea nel cercare di contrastare le numerose, ahinoi, violazioni riscontrate in città; di persone che impunemente girano senza mascherine, si intrattengono nei locali senza curarsi del distanziamento, violando persino gli orari imposti dalle norme attuali.
Oltre al danno…la beffa!
A nessuno viene in mente che il contagio degli Agenti della Polizia Locale possa essersi verificato “sul luogo di lavoro”? Magari proprio mentre stavano effettuando questi controlli? Sul campo…mentre si controllava chi, impunemente, consumava il proprio drink seduto al bar?
I Vigili Urbani di Policoro stanno vivendo un periodo difficile, aggravato dai sintomi di una patologia tanto subdola quanto pericolosa e di un contagio avvenuto, con ogni probabilità, quando proprio veniva indossata la divisa. Eppure, si trovano a doversi quasi difendere da illazioni e insulti di cittadini che, forse per noia, forse per sciocco divertimento, si premurano di infangare il buon nome di un Comando che lavora tra i cittadini, con i cittadini, per i cittadini.
Precisazione doverosa, con riserva di adire le vie legali per diffamazione.
Per amor di verità.
Per difesa del Comando che ho l’onore di dirigere.
Per il rispetto della divisa che ogni Agente indossa e porta nella propria coscienza.