Associazione Tribunale dei Diritti e Doveri del Medico in una nota ricorda di aver letto la nota inviata da Nicola Pavese sulle criticità riscontrate nell’ospedale di Matera e la successiva risposta della ASM ma ribadisce che “tale lettera non è assolutamente provocatoria, anzi è garbata, circostanziata e di sincera gratitudine verso medici e infermieri del nostro Ospedale. E’ semplicemente quanto un cittadino, per essere denominato tale, ha il dovere di segnalare”. Di seguito la nota inviata alla nostra redazione dal Tribuunale per i Diritti e Doveri del Medico.
Qualcosa non funziona nella Asm? Di chi è la colpa? Dei Cittadini!
La risposta della ASM.
Si citano dati, numeri e denari, ma i risultati sono quelli che tutti vedono, tranne i nostri amministratori.
Si spacciano per interventi straordinari ciò che invece è di ordinaria amministrazione. Assumono personale sanitario? Fanno concorsi? Ma che altro dovrebbe fare una ASL se gli organici sono carenti? Ma quanto durano i concorsi già banditi? Chiedetelo a quanti hanno fatto domanda per tecnico di radiologia.
Un medico di guardia notturna nell’area medica è sufficiente? Le segnalazioni dei medici che turnano di notte sono di diverso tenore. Hanno infatti il compito di tutelare la salute di circa 120 pazienti degenti in tutta l’area medica anche con competenze al limite della prevista “competenza per area funzionale omogenea”(infatti tra i sette reparti che entrano nel pool dell’area medica è compresa l’UTIR Respiratoria). Fanno fronte a nuovi ingressi accettati dal PS il cui accesso allo stesso molte volte risale anche al mattino. Per non dire del problema dei pazienti extralocati in area chirurgica (ovvero in carico ad un reparto ma allocati altrove) per cui il medico di guardia è obbligato ad continuo peregrinare durante la notte per raggiungere locali situati a poli opposti dell’Ospedale.
Hanno assunto un medico in Ematologia: dopo questa assunzione sapete quanti medici turnano in ematologia? Due! Stanno attivando l’unità complessa di Ematologia interaziendale con l’Ospedale San Carlo di Potenza (quasi che si tratti di una nuova onorificenza di cui fregiarsi), ma non si dice che tale unità complessa già esisteva nell’Ospedale di Matera.
Pulizie? Sono stati ridotti i turni per gli operatori del settore, quasi che scale, corridoi e corsie dell’ospedale siano paragonabili, per tale necessità, ad un qualunque ufficio. L’efficacia di tali interventi è testimoniata, nonostante le più recenti opere di bonifica, dalla persistenza di alcune carcasse di piccioni che adornano le finestre. Per loro né esequie né sepoltura.
Pronto soccorso. Non mancano i problemi: l’accesso pedonale è angusto e non utilizzabile da persone diversamente abili, nei locali dove accedono i mezzi di soccorso le porte di accesso sempre rotte, gli spazi sono insufficienti per il numero di utenti che utilizzano il servizio, l’area del triage è quasi del tutto inesistente con pressoché libero accesso per cui la privacy viene violata sistematicamente, gli strumenti medicali e non medicali spesso non funzionano e comunque non sono sottoposti a periodico controllo, gli operatori socio sanitari sono insufficienti etc.
Servizio 118: le ambulanze sono vetuste. A quando risale l’ultima gara d’appalto per l’acquisto di muovi mezzi? Carente e problematica la loro manutenzione. L’organico delle postazioni è completo? L’ASM vigila sulla Formazione del personale che è riconosciuta da tutti di primaria importanza per gli interventi di Emergenza/Urgenza sul territorio? Quale è lo stato dell’arte?
Infissi, bagni, televisori, segnaletica, porte rotte: una serie di “faremo”. Ma quando? Una per tutte la porta di ingresso del personale al piano -2: è rotta da dicembre 2016 e a tutt’oggi nessuno ha messo mano.
Ascensori: in alcuni giorni nel corpo B non ha funzionato neppure un ascensore con le conseguenze che si possono immaginare (corse di operatori con pazienti allettati in tutto l’ospedale alla ricerca di un ascensore funzionante!). Per lunghi periodi ne ha funzionato uno, che necessariamente ha ospitato vivi, morti, spazzatura, pazienti con patologie infettive e pazienti leucemici. Attualmente ne funzionano 2 su 4. Alla faccia dei percorsi virtuosi. Insomma nella nostra ASM gli eredi di Pangloss (si legga il Candido di Voltaire) recitano: delle possibili questa è la migliore azienda.
Qualcosa non funziona quindi? di chi è la colpa? Dei cittadini, della loro incuria e dell’uso scorretto della cosa pubblica. Sic!
Per quanto siano presenti anche nella nostra realtà utenti incivili, ritenere che ad essi sia da addebitare gran parte dei disservizi evidenziati significa semplicemente ribaltare la frittata.
A ciascuno il suo: a medici e infermieri la cura dei pazienti, agli amministratori la cura del buon andamento dell’azienda sanitaria, da misurare non solo in termini di efficienza ma anche di efficacia. Ai cittadini il diritto alla cura ed il dovere di vigilare.
Se sarà necessario, molto altro ancora tramite comunicati stampa.
Associazione Tribunale dei Diritti e Doveri del Medico