“La decisione di privare sia il Metapontino che la Val d’Agri delle Commissione Invalidi Civili, spostandole da Policoro a Matera e da Villa d’Agri a Potenza, è stata assunta verticisticamente dalla Regione Basilicata e dall’Inps senza il necessario coinvolgimento delle oo.ss., delle forze politiche e degli amministrazioni locali. Un atteggiamento arrogante e irriguardoso verso quei cittadini deboli perché affetti da problemi patologici di salute che, anziché essere alleviati nelle loro sofferenze, dal primo febbraio p.v. dovrebbero sopportare nuovi disagi e sacrifici fisici ed economici. Non possiamo rimanere indifferenti all’operazione di spoliazione del nostro territorio”.
Forte è la denuncia congiunta di Michele De Rosa, segretario generale regionale dell’Ugl Basilicata Sanità e della d.ssa Maria Antonietta Tarsia, Presidente di Cittadinanza Attiva e del Tribunale per i Diritto degli ammalati per i quali, “in nome di una logica esclusivamente ragionieristica si sopprimono dei punti di riferimento fondamentali, sia per i servizi che per il sociale, ai quali i cittadini hanno pienamente diritto. Non capiamo ancora perché se su una delibera di Giunta Regionale si è stabilito che non sarà rimossa alcuna sede di Commissione esistente, il Vice Presidente e Assessore Regionale alla Salute e Sicurezza Flavia Franconi in un suo protocollo successivo ignora ed elude la delibera dalla sua giunta approvata nella quale, esplicitamente si menziona ed ipotizza la eventuale sostituire dei componenti medici delle commissioni, non facendo alcun riferimento a soppressioni delle stesse. Plaudendo, pertanto, all’iniziativa del Sindaco di Policoro, dott. Rocco Leone che, a nome dei tanti colleghi ha più volte ed in svariate sedi ha manifestato unanime convergenza a difesa del Metapontino e della Val d’Agri, spesso penalizzati e dimenticati nella programmazione regionale, l’Ugl, Cittadinanza Attiva ed il Tribunale per il Diritto degli ammalati si rivolgono al presidente della Giunta Regionale Marcello Pittella allo scopo di scongiurare una soppressione che comporterebbe un’inevitabile penalizzazione di tutte le comunità, con ripercussioni particolarmente negative sulle fasce sociali più deboli, in primis ammalati, disoccupati e invalidi. E’ nostra ferma intenzione adoperarci affinché queste decisioni prese in netto contrasto con le esigenze dei cittadini vengano riviste e sin’ora – concludono Tarsia e De Rosa –, riservandoci di mettere in campo azioni pacifiche e democratiche di proteste, impugneremo il tutto facendo ricorso al T.A.R. in modo che si evitino queste chiusure insensate, dannose, ingiuste. All’assessore Franconi inoltre, nel chiedere spiegazioni sul perché ha ignorato la delibera da lei stessa approvata, consigliamo vivamente di approfondire meglio la conoscenza del territorio lucano, piccolo ma difficile da raggiungere in special modo per la gente ammalata e disagiata”.