La storia di una donna canadese che filmandosi durante un ‘mini-ictus’ è riuscita a ottenere una diagnosi corretta che la descrizione a voce dei sintomi non era riuscita a far trovare è sicuramente l’esempio migliore della grande utilità delle tecnologie per la salute. E’ proprio il caso di dire che un ‘selfie’ può salvare la vita. Sanità Futura ha già indicato questa strada da percorrere in occasione delle giornate “Imaging nei Sassi 2012”, fortemente volute dal dottor Giuseppe Demarzio componente del coordinamento scientifico insieme ai dottori Elviro Cesarano Carlo Faletti, Alessandro Beux, e Michele Nardella (TSRM), con la partecipazione di 120 medici chirurghi e medici in specializzazione e 80 tecnici sanitari di radiologia medica, provenienti da tutt’Italia. E’ sufficiente un tablet o uno smartphone per gestire la cartella di un paziente, guardare in alta definizione esami diagnostici eseguiti, trasferirli all’ospedale, consultare il collega che ha lo studio in Italia, in Europa o negli Usa, leggere il prontuario dei farmaci e l’atlante di patologia che non sta in tasca perché pesa 5 kg. In futuro, lo smartphone potrebbe permettere di calcolare la temperatura corporea, i livelli di zucchero nel sangue dei diabetici e persino analizzare il Dna. La tecnologia che sfrutta la fotonica e’ stata sviluppa da un team di ricercatori del Polytechnique Montreal e descritta sulla rivista Optics Express. Si tratta di un sistema fotonico laser trasparente, costituito da un sensore della temperatura e un meccanismo inedito per l’autenticazione dello smartphone che sfrutta la luce infrarossa e la tipologia di vetro attualmente in uso nella maggioranza dei telefonini intelligenti.Oltre a possedere raffinati sensori biomedici, la tecnologia permettera’ di inserire il dispositivo in qualsiasi superficie di vetro, come finestre o tavoli, creando un touchscreen trasparente come quello di film come Avatar e Iron Man. Ancora, una nuova applicazione per smartphone e’ in grado di misurare la frequenza respiratoria dei bambini circa sei volte piu’ velocemente dei metodi manuali standard. L’app, sviluppata dalla University of British Columbia, si chiama RRate e offre in modo affidabile la misurazione della frequenza respiratoria in una media di 9,9 secondi. Attualmente gli operatori sanitari in genere contano i respiri di un paziente in sessanta secondi con un cronometro. La tecnologia e’ uno strumento estremamente prezioso per migliorare la diagnosi di bimbi affetti da polmonite e altre malattie respiratorie.
C’è di più :l’e-health, ovvero l’insieme di risorse, soluzioni e tecnologie informatiche applicate a salute e sanità, attirerà investimenti per una somma pari al 3,3% del Pil italiano, con una crescita media di 6 miliardi annui nei prossimi otto anni. In questo mercato si distingueranno cinque macro-aree: telecontrollo, telemedicina, wellness tracking, auto check-up, stampa 3D biomedicale.
Il telecontrollo, inteso come le soluzioni informatiche collegate ad apparati con sensori per l’assistenza in remoto a persone anziane e fragili, sarà la prima area di investimento con 12 miliardi di euro (27% sul totale). La telemedicina, ovvero le tecniche mediche ed informatiche che consentono l’erogazione di servizi sanitari per la cura di pazienti a distanza, si attesterà al secondo posto con investimenti per almeno 11 miliardi (23%). Sul terzo gradino del podio, con almeno 9 miliardi di investimenti (20%), c’è il wellness tracking, ossia gli strumenti e i software per il monitoraggio delle attività fisiche e di allenamento.
In quarta posizione c’è l’auto check-up, l’insieme di apparecchi e soluzioni per il monitoraggio della propria salute in modo autonomo senza il supporto medico: si stima che da qui al 2022 varrà almeno 8 miliardi (16%). Chiude la stampa 3D biomedicale, ovvero la riproduzione di organi umani per i trapianti, che inciderà per il 14% del mercato con almeno 6 miliardi.
Dunque telecontrollo e telemedicina, espressione delle nuove tecniche informatiche, miglioreranno la vita delle persone, il loro benessere, la loro felicità e al tempo stesso permetteranno sviluppo economico tenuto conto che il mercato della sanità digitale italiana vale investimenti per 46 miliardi di euro fino al 2022.