Una grande manifestazione regionale per il diritto alla salute e al lavoro. È quello che sarà “Uniti per la Salute”, l’evento organizzato dall’Unità di Crisi Sanitaria della Basilicata con la partecipazione di tutte le strutture accreditate SSN colpite dal taglio improvviso di risorse economiche da parte della Regione Basilicata.
La manifestazione si terrà martedì 13 settembre a Melfi, comune lucano che vede il numero maggiore di pazienti colpiti dall’emergenza sanitaria. L’evento, che si terrà nel parcheggio di fronte al palazzo del Comune (via Cittadinanza Attiva) a partire dalle ore 10.30, vedrà la partecipazione, oltre dei dipendenti e collaboratori (sanitari e non) delle 20 strutture private aderenti al comitato di emergenza, di diverse rappresentanze istituzionali, sindacali, politiche e associazionistiche, ma soprattutto dei cittadini pazienti.
Alla manifestazione, infatti, sono stati invitati i sindaci di tutti i comuni lucani, le forze politiche di ogni schieramento, i consiglieri regionali, i candidati alle prossime elezioni politiche, le associazioni di categoria e degli utenti cittadini, i sindacati di categoria.
Va ricordato come l’Unità di Crisi Sanitaria da ormai oltre un mese sta portando avanti un’importante campagna contro i provvedimenti della Regione Basilicata che hanno già bloccato e bloccheranno sempre di più l’erogazione di prestazioni ambulatoriali specialistiche. Ci riferiamo all’ormai nota delibera N° 482/2022 del 27 luglio, la delibera regionale dei “tetti di spesa per strutture di specialistica ambulatoriale” a cui ha fatto seguito una attuativa dell’Asp di Potenza.
Delle gravissime conseguenze di queste delibere si è già più volte parlato, sono stati lanciati allarmi in tante circostanze: causano una vera e propria emergenza sanitaria con una immediata crisi occupazionale per centinaia di persone e operatori sanitari.
Quello di domani 13 settembre è un evento che inevitabilmente interessa ogni cittadino della Basilicata, visto che il blocco alla sanità privata va a colpire ben 44.630 pazienti distribuiti sul territorio lucano; al momento, infatti, le 20 strutture che sono colpite dalla crisi ricadono in 12 comuni: Potenza, Matera, Melfi, Pisticci, Policoro, Scanzano J., Lavello, Venosa, Rionero in Vulture, Senise, Sant’Arcangelo, Latronico.
La crisi riguarda da vicino, quindi, ogni cittadino lucano: saranno 435.905 le prestazioni non erogabili dalle strutture interessate fino al 31 dicembre prossimo.
Da qui, nasce anche la grande mobilitazione di tanti cittadini che hanno sottoscritto una petizione popolare lanciata dall’Unità di Crisi e che ha raccolto finora 3.229 firme. Dati che evidenziano come i cittadini/pazienti non stanno rimanendo indifferenti di fronte ad una situazione che ormai è possibile definire drammatica.
Ai numeri impressionanti appena detti, si aggiungono quelli relativi alla crisi occupazionale. Le 20 strutture sanitarie, infatti, vedono 132 dipendenti coinvolti: un’emergenza nell’emergenza che vede l’interessamento anche dei sindacati di categoria. Non a caso, Uil e Uil Fpl hanno già comunicato la loro adesione alla manifestazione di martedì 13.
La questione, inoltre, non può non comportare l’interessamento di diversi esponenti istituzionali e politici regionali. Da diverse settimane ormai la vicenda è presente sulle pagine di testate giornalistiche e sulle scrivanie di consiglieri regionali e addetti ai lavori. Non può non essere seguita da vicino per la grande ricaduta che inevitabilmente ha, soprattutto in un momento chiave come questo, con le elezioni politiche a stretto giro. Non è un caso quindi che, da quando è iniziata la crisi, ci sia stato un susseguirsi di comunicazioni e prese di posizioni da parte di diversi consiglieri regionali (Polese, Braia, Baldassarre, Perrino, Leggieri, Sileo, Carlucci, Vizziello, Zullino). La tematica è talmente rilevante e di interesse trasversale che non sono mancati interventi di ogni colore politico, situazioni che non in un solo caso hanno creato anche “imbarazzo” nella maggioranza regionale (ma anche allontanandosi da via Verrastro non sono mancati commenti e considerazioni da parte di soggetti più o meno vicini alla questione).
La manifestazione “Uniti per la Salute” dunque diventa un evento che racchiude una molteplicità di interessi, coinvolgimenti e ricadute. Non è un caso se sono già diverse e politicamente trasversali le adesioni di partecipazione giunte, a partire dai rappresentanti del territorio. Sono già molte le comunicazioni di presenza da parte di sindaci e altri rappresentanti di comuni lucani non solo dell’area nord. I comuni di Melfi, Lavello, Venosa, Rapolla, Ripacandida, Palazzo San Gervasio, San Fele, Genzano di Lucania, Forenza, Pisticci, Montemilone, Banzi hanno già informato della partecipazione del proprio primo cittadino o di altre figure istituzionali.
La partecipazione così forte da parte di tanti comuni mette in evidenza come l’emergenza sanitaria e lavorativa, in tutta la sua gravità, sia stata recepita con forte preoccupazione da chi rappresenta territorio e cittadini.
L’iniziativa vedrà quindi un grande contributo “dal basso e dall’alto”. Cosa che non potrebbe essere diversa data l’importanza di una gigantesca questione che riguarda tutto e tutti, in maniera drammatica, tangibile ed imminente.