Vaccinazione anti Covid in Basilicata, intervento di Antonio Papaleo (presidente ALAD/Fand – Associazione Lucana Assistenza Diabetici Onlus. Di seguito la nota integrale.
Campagna vaccinale nata sotto pessimi auspici, sia per il ritardo con cui avanza, sia per l’assenza di una qualsivoglia programmazione; una constatazione che siamo costretti a fare, nonostante l’ecatombe di persone anziane che quotidianamente registriamo, la più parte con plurimorbilità e, segnatamente, affette da diabete, come ci dimostrano i dati della prima quindicina di febbraio, periodo che ha visto a livello nazionale 5.319 decessi che, sommati a quelli del mese di gennaio (14.357), portano a un totale di 19.676 dall’inizio dell’anno ( dati recuperati da una nota della Federanziani) . Siamo, purtroppo, a constatare come il sistema sanitario non può assolutamente continuare a reggere con le 20 diverse sanità, ciascuna delle quali viaggia con modalità e tempi differenziati, a cui si somma l’inerzia burocratica e la sufficienza con la quale si affrontano le emergenze, quali quella che stiamo vivendo. Se a livello nazionale ci affidiamo al nascente Governo Draghi, affinchè si interroghi velocemente circa il ritorno alla uniformità ed alla equità di un sistema sanitario non ultetriormente tollerabile (ma dal suo discorso di insediamento sembra emergere una volontà in tal senso ), non possiamo tacere circa le inerzie e le strategie frenanti, peggio ancora insipienti, derlle Istituzioni Regionali preposte, perchè possano rimboccarsi le maniche e dare impulso ad un sistema territoriale facilmente governabile, non fosse altro per il ristretto numero di persone residenti ( equivalente ad un quartiere di Napoli ), sebbene formato principalmente da persono anziane e, perciò stesso più fragili e aggredibili dal virus costantemente in agguato.
Un appello che torniamo a replicare, auspicando nella sensibilità e coscienza delle Autorità proposte, affinchè non continui a cadere nel vuoto e nella dimenticanza, sperando nell’ascolto e nella presa d’atto. Questa regione non può pagare lo scotto di un depauperamento dei propri cittadini residenti ( secondo qualcuno “ improduttivi” perchè anziani e pensionati ), che andrebbero a sommarsi, con la loro dipartita, ai tanti giovani costretti nel tempo ad emigrare per l’incertezza nel futuro lavorativo.
Tanto, anche alla luce delle raccomandazioni fornite al Presidente della Conferenza Stato-Regioni dal Ministro della Salute On. Roberto Speranza circa la vaccinazione anti SARS- Covid seconda fase ( in data 08-02-2021 ) con le quali si indicano, oltre agli operatori sanitari ed al personale e gli ospiti delle residenze per anziani, anche gli over 80, le persone dai 60 ai 79 anni e le persone con almeno una morbilità cronica.