Comilva onlus, l’associazione nazionale che da anni si batte per la libertà di scelta vaccinale e che dà sostegno ai danneggiati da vaccino, ha diffidato la FISM. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
“Sono migliaia i cittadini che in questi giorni si sono rivolti a noi facendoci presente come le scuole appellandosi alle circolari, stanno minacciando esclusioni di bambini dalle scuole dell’infanzia e dai nidi al 10 marzo. Una delle circolari che più ci ha lasciati sbigottiti è quella della FISM dove si suggeriscono provvedimenti verso i minori e richieste illegittime di una gravità inaudita” – dichiara Claudio Simion presidente del Comilva onlus, l’associazione nazionale che da anni si batte per la libertà di scelta vaccinale e che dà sostegno ai danneggiati da vaccino – “Stiamo assistendo a prese di posizioni al di sopra della legge; infatti le circolari non hanno valore normativo e nessuna istituzione può nascondersi dietro tali circolari quando queste sono in netto contrasto con quanto previsto dalla legge.”
A seguito di tutte queste segnalazioni e del diffuso sdegno che serpeggia fra i cittadini, l’associazione Comilva onlus ha deciso di diffidare la FISM al fine di tutelare gli associati e porre fine ai gravi abusi che rischiano di investire i minori frequentanti le scuole dell’infanzia e i nidi, e che sono a tutti gli effetti in regola con quanto richiesto dalla legge ma che una circolare pretende di mettere fuori legge.
Con la formale diffida il Comilva onlus intima e diffida la FISM a rettificare le indicazioni contenute nella circolare e in particolare:
a non pretendere alcuna documentazione non dovuta a norma di legge;
a non escludere i minori in corso di regolarizzazione vaccinale;
a eliminare la seguente disposizione: ““Qualora il minore fosse affidato alla scuola anche a seguito della predetta comunicazione/ spedizione il legale rappresentante ne darà pronta informazione per le vie brevi alla locale stazione di pubblica sicurezza affidando alla medesima ogni decisione esecutiva che l’autorità sanitaria assumerà di concerto con l’ufficio vaccinale competente per zona (…) in punto permanenza del minore nell’edifico scolastico”.