L’esponente del governo regionale sottolinea che i ritardi in alcuni Comuni sono dovuti al problema dell’approvvigionamento che riguarda tutte le regioni italiane.
“Giungono al cospetto di questo governo regionale alcune note di disappunto sullo svolgimento della campagna vaccinale anti covid-19 nella nostra regione. Rilievi che, in special modo, si soffermano sulla mancata somministrazione del vaccino agli ultraottantenni in alcuni Comuni. Le persone lamentano di aver prima ricevuto una prenotazione e poi una telefonata in cui venivano avvisate della temporanea sospensione delle somministrazioni”.
È quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone.
“Senza volerci sottrarre al peso delle nostre funzioni e responsabilità, che dall’inizio del mandato abbiamo onorato con sacrificio e dedizione, vogliamo riferire – aggiunge Leone – che questo problema legato alla campagna vaccinale riguarda tutta l’Italia e il motivo è semplice: mancano i vaccini a causa dei ritardi nelle consegne conseguenti allo storno che le case farmaceutiche hanno perpetrato a vantaggio di alcuni Stati e a scapito di altri, quali l’Italia.
Per onore della verità – prosegue – vogliamo ribadire che la Basilicata, tra mille difficolta, oltre ad avere attivato 131 punti vaccinali, tanti quanti sono i suoi municipi, si posiziona tra le regioni italiane che hanno somministrato più dosi rispetto a quelle ricevute. Non prevale pertanto il vulnus dell’organizzazione, ma piuttosto quello dell’approvvigionamento.
Nelle nostre parole – conclude l’assessore – solo un velo di rammarico, ma soprattutto tanta speranza per il futuro. E, come ama ripetere sempre il nostro presidente Bardi, siamo convinti che restando uniti ce la faremo anche questa volta”.