Dal 19 aprile 2021 sono cominciate le vaccinazioni anti Covid negli studi dei medici di famiglia. Ricordiamo che sono i cittadini che dovranno prenotare l’appuntamento presso gli studi dei medici famiglia, dopo aver verificato gli orari di apertura al pubblico.
Di seguito la nota integrale.
La vaccinazione negli studi dei medici di medicina generale è rivolta ai pazienti nella fascia di età 70-79 anni e, dopo il suo completamento, a quella nella fascia 60-69 (Ordinanza Figliuolo 6/2021 del 9 aprile).
L’unico vaccino utilizzabile sarà il Vaxzevria (precedentemente denominato COVID-19 Vaccine AstraZeneca).
Secondo il Piano vaccinale nazionale i pazienti ultrafragili e con disabilità grave – art. 3 comma 3 legge 104 (tabella 1 e 2) devono essere vaccinati con i vaccini ad mRNA (Pfizer o Moderna)quindi dovranno prenotarsi tramite il portale di Poste italiane per ricevere un diverso vaccino.
Come da indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esecuzione di test sierologici volti a individuare la positività anticorpale nei confronti del virus non è raccomandata ai fini del processo decisionale vaccinale.
Ai pazienti con storia clinica di allergia il medico sottoporrà un questionario (elaborato dal Prof. Eustachio Nettisdella Clinica allergologica universitaria di Bari e vice presidente nazionale della Società italiana di Allergologia, Asma e Immunologia clinica (SIAAIC) e condiviso in un webinar promosso dalla FIMMG e dall’Ordine dei Medici) che permetterà di selezionare quanti potranno essere sottoposti a vaccinazione in sicurezza nello studio medico, eventualmente con un tempo prolungato di osservazione (60 minuti) da quanti dovranno essere indirizzati a consulenza allergologica o in ambiente protetto.
Sono 60 i medici di medicina generale di Matera e provincia che hanno aderito (circa 1/3 del totale).
L’adesione è volontaria dovendo tener conto, per la tutela della salute dei pazienti, dei seguenti fattori:
– caratteristiche dello studio (dimensioni, stanza dedicata, ingressi separati)
– logistica (personale di studio, segretaria/infermiere)
– sovrapposizione con l’attività ambulatoriale (mai sospesa, con impegno fino a 8/10 ore al dì)
Hanno giocato a sfavore della partecipazione:
– l’insicurezza immotivata circa la disponibilità delle dosi (memori del pasticcio vaccini antiiinfluenzali),
– la preoccupazione del tempo da dedicare ai soli compiti burocratici (stampa e compilazione di modulo di consenso, nota informativa, scheda anamnestica, consenso al trattamento dati, eventuale autocertificazione, certificato di avvenuta somministrazione – il tutto contestuale alla vaccinazione!)
– la necessità di garantire la permanenza in studio dopo inoculazione evitando assembramenti
La situazione è comunque in divenire: ci risulta che altre adesioni stiano arrivando alla spicciolata.
La campagna vaccinale durerà mesi e riteniamo possa replicare i successi delle passate campagne antiinfluenzali [eccetto quella dello scorso anno] che ha visto la Basilicata, grazie al contributo dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta, primeggiare nella classifica nazionale delle vaccinazioni somministrate agli over 65 anni.
Non mancano alcune criticitàlegate agli ordini e contrordini che si sono succeduti negli ultimi giorni, portate a conoscenza tramite mail aziendali (con disposizioni diverse tra ASM e ASP) ma anche tramite annunci sui social.Queste quelle principali:
– modalità di prenotazione (prima affidata a Poste italiane,in base alla disponibilità oraria comunicata da ciascun medico,poi demandata alla loro “libera organizzazione” che prevede compiti di segreteria: telefonare ai pazienti “secondo l’ordine che stabilirà autonomamente” e di gestione delle dosi: ogni singolo flacone da 10 dosi andrà utilizzato entro poche ore per non essere sprecato; incerto perfino il numero di dosi che saranno distribuite inizialmente, annunciate prima 70, poi scese a 30).
– modalita di approvvigionamento(a Potenza i medici riceveranno i flaconi di vaccino, da conservare tra 2 e 8 gradi, direttamente in ambulatorio da parte di personale della ASP, i medici del materano dovranno recarsi invece di persona presso gli ospedali di Matera e Policoro avendo cura di portare con se una borsa termica!).
– Portale di Poste italiane (qualche medico riscontra problemi nell’accesso alla piattaforma e per la procedura di registrazione degli utenti, nonostante la disponibilità di un manuale d’uso – di 30 pagine- e di un ottimo servizio di supporto tecnico, mediante mail e call center).
Suggerimenti operativi per la migliore gestione delle vaccinazioni
1. Sarebbe auspicabile riaffidare a Poste la prenotazione dei vaccini negli studi dei mmg, secondo le disponibilità da ciascuno indicate (impossibile pensare di contattare a telefono tutti i pazienti della fascia 60-79 ignorando se vogliano fare il vaccino, l’abbiano già fatto o hanno controindicazioni al vaccino Astrazeneca; difficilmente sfuggiremo all’accusa di aver fatto “preferenze” nella scelta delle persone da vaccinare)
2. E’ necessario che la registrazione dei pazienti da vaccinare avvenga prima dell’appuntamento in studio per la somministrazione del vaccino (dovendo scaricare, stampare, leggere e sottoscrivere ben 5 documenti)