Con una lettera indirizzata al DG dell’ASP di Potenza, all’assessore Regionale alla Sanità, al Presidente della 4° Commissione Consiliare della Regione Basilicata e al Sindaco di Venosa il gruppo “Venosaduemilaventiquattro”, attraverso il suo capogruppo Francesco Mollica, ha stigmatizzato con una protesta ciò che si sta per portare a compimento nell’Ospedale Distrettuale di Venosa. Al P.O.D. di Venosa infatti il macchinario per la TAC è rimasto a lungo inutilizzato in quanto non più funzionante, oggi si vuole risolvere il problema installando a Venosa una TAC già in uso, dunque ormai obsoleta, presso il centro Madre Teresa di Calcutta di Potenza che ne ha usufruito per circa dieci anni e dove è stata fatta una gara per l’acquisto di un nuovo macchinario.
ConDetermina dirigenziale n° 2019/D.01462 del 09/05/2019 si formalizza infatti il trasferimento della macchina TAC dal centro Potentino all’Ospedale di Venosa.
In questa provincia – dichiara Mollica – si trattano i territori e le comunità distinguendo tra cittadini di Serie A (Potenza) e cittadini di Serie B (Venosa e il Vulture), non si può immaginare che i LEA possano sul territorio essere così diversificati dovendo avere, i cittadini di Basilicata, stessi diritti di trattamento. Non si può pensare che i cittadini di Venosa e del Vulture, fruitori di quei servizi, non possano e non debbano avvalersi di macchinari per le diagnosi che siano innovativi e più efficaci.
Il gruppo politico di Venosa chiede dunque, ai destinatari della nota, di bloccare tale scellerata scelta e di porre rimedio attraverso l’installazione di macchinari similarmente all’avanguardia per meglio tutelare la salute dei cittadini della Basilicata.