Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi continua la lotta per difendere l’ospedale della frazione di Pisticci. Di seguito la nota integrale
ll Consiglio Comunale di Pisticci approva un Ordine del Giorno, ma non c’è. Prepariamo una nuova fiaccolata da Marconia a Tinchi.
Giovedì 4 aprile c’è stato un altro incontro (tutto in famiglia) presso l’ASM di Matera tra il Sindaco di Pisticci, vicesindaco, Direttori (Generale, Amministrativo, Sanitario tutti a più di 10.000 Euro mensili) e, forse, anche l’Assessore Regionale alla salute per la chiusura di Tinchi. Presenti anche alcuni saggi esperti di tagli ai servizi e in privatizzazioni. Dopo cinque giorni non sappiamo nulla sul loro colloquio che di solito consiste nel concordare la comunicazione esterna, quello da dire e quello che non si deve dire. Nessuna comunicazione, invece, è arrivata in questi giorni. Hanno tenuto un ennesimo consiglio comunale sulla “questione” ospedale e pensano di aver fatto il loro dovere dimenticando di essere stati costretti a convocarlo per le continue iniziative e mobilitazioni del Comitato a Difesa dell’Ospedale di Tinchi. Hanno “approvato” un Ordine del Giorno, ma nessuno lo ha visto, nessuno lo ha letto, ancora lo devono scrivere.
Ci diranno che è tuttoapposto, che l’ASM ha comprato finalmente qualche strumento per gli ambulatori tipo il videodermatoscopio, l’olter pressorio e qualche altra fesseria. Cose assolutamente doverose, se pur tardive, che arrivano dopo anni di battaglie del Comitato. Il videodermatoscopio è stato acquistato dopo che il dermatologo in questi anni aveva usato i suoi personali, ne aveva rotti due, portati dal suo studio personale perchè altrimenti non poteva svolgere adeguatamente il suo lavoro. L’olter pressorio è stato comprato dopo anni di attività dell’ambulatorio di medicina. L’olter pressorio è come il bisturi per il chirurgo, eppure non si acquistava.
Ci diranno che queste fesserie si sono avute magari con l’impegno del Sindaco che ancora non dice nulla sulle falsità dell’ASM sul terzo piano e non dice ancora nulla sul Laboratorio di analisi che se ancora c’è, nonostante la delibera ASM che lo chiude e di cui il Sindaco non chiede la revoca, è magari grazie a lui.
Ci diranno che aspettano il parere dell’Università di Basilicata sula stabilità del terzo piano o, forse, non ci diranno nulla. Discutono tra loro, ma i cittadini non contano, valgono zero, lasciassero fare perchè di medicina non ne sanno nulla. Di medicina sono esperti i medici, che però devono pure governare. E hanno la presunzione e la supponenza di dire loro quel che è buono e quello che non è buono per i cittadini e i pazienti. E se l’ASM e la Regione, non mantengono gli impegni e non realizzano le cose sulle quali si erano solennemente impegnati per esempio il trattamento del piede diabetico, i medici guardiani del territorio sono pronti a dire che “il trattamento del piede diabetico lo faccio io nel mio studio, ti faccio vedere le foto” come a dire ‘ma che ve ne fate di questo ambulatorio, non è importante, queste cure le faccio pure io nel mio studio’ anche se non è un ambiente protetto come quello ospedaliero. Come se fosse che non c’è bisogno di figure ultraspecializzate.
Ci diranno che la Regione ha stanziato “credo” un milione di euro per il nuovo reparto di dialisi senza mostrarci un progetto o una delibera o una comunicazione ufficiale.
Ci diranno. O non ci diranno nulla come stanno facendo in questi giorni perché non si preoccupano più neanche di fare un comunicato, di dare qualche spiegazione, di dare delle risposte, di mostrare un minimo di rispetto verso quelle persone che si sacrificano da anni per difendere una struttura importante nel territorio.
Non mostrano la minima indignazione rispetto al fatto che per raggiungere i loro obiettivi la Regione e i Direttori non hanno badato a spese. Hanno sprecato i soldi dei cittadini per chiudere un ospedale e, per mettere a tacere le proteste, hanno ristrutturato il terzo piano per chiudere il reparto di medicina e l’hanno poi dichiarato inagibile. Hanno costruito una piscina idroterapeutica per far credere che Tinchi doveva diventare un centro regionale per la riabilitazione, l’hanno inaugurata e poi l’hanno chiusa. Hanno rifatto le sale operatorie e poi le hanno chiuse.
Adesso scelgono il silenzio. Il loro. Ma non ci metteranno a tacere.
Il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
OSPEDALE TINCHI, CONSIGLIERE COMUNALE LISTA CIVICA “DECIDI IL FUTURO DELLA CITTA” LAZAZZERA CHIEDE CHIAREZZA SUL DELIBERATO DELCONSIGLIO COMUNALE DI PISTICCI.
PISTICCI- Il problema relativo al mancato seguito del deliberato del consiglio comunale del 22 marzo scorso avente all’ordine del giorno la discussione sull’ex ospedale civile Angelina Lodico è stato oggetto di una interrogazione a risposta scritta al Sindaco di Pisticci da parte del consigliere e capogruppo della Lista Civica “Decidi il futuro della Città”, trasmessa per conoscenza al presidente del Consiglio Comunale e al Prefetto di Matera. “Apprendo da un comunicato stampa del Comitato Difesa Ospedale di Pisticci – scrive Lazazzera – che ad oggi il Sindaco e l’amministrazione comunale ancora non hanno provveduto a trasmettere all’A.S.M. la documentazione tecnica in proprio possesso, attestante la regolarità dei lavori ed i relativi collaudi tecnici ed amministrativi della ex struttura ospedaliera, atti che hanno permesso e giustificato l’attività ospedaliera svolta in passato ed i vari investimenti atti a migliorare la struttura, salvo poi chiuderla per dar seguito al P.S.R.”. Lazazzera pertanto chiede di conoscere quali azioni il sindaco intende intraprendere nei confronti dell’azienda sanitaria materana al fine di tutelare le ragioni della comunità che rappresenta, indignata e mortificata per la grave offesa subìta. E ancora di sapere, se vi è stato, così come riportato dal comitato, l’incontro con l’assessore regionale alla salute sulle questioni legate all’ex presidio ospedaliero di Pisticci, e se, nel caso, è stata chiesta la disponibilità dello stesso a partecipare a Pisticci ad un consiglio comunale per spiegare quali, se vi sono, i programmi regionali per la sanità metapontina ed in particolare sulle sorti dell’ex ospedale di Pisticci. “Vogliano inoltre -conclude Lazazzera- il sindaco ed il vicesindaco smentire, con i fatti e negli atti, le accuse di condizionamento per conflitto d’interesse, essendo entrambi medici e dipendenti dell’Azienda Sanitaria Materana e piuttosto dimettersi dalla carica che rendersi corresponsabili di scelte e politiche nefaste per la Città che dovrebbero amministrare e tutelare”.
Giuseppe Coniglio