La giunta regionale della Basilicata, riunitasi nel pomeriggio di ieri sotto la presidenza del governatore lucano Marcello Pittella, ha approvato un disegno di legge per disciplinare specifici “interventi in materia di continuità assistenziale”.
Si tratta, in sostanza, del provvedimento legislativo che il presidente Pittella e l’assessore Franconi avevano preannunciato alle organizzazioni sindacali di categoria dei medici di continuità assistenziale nel corso di un recente incontro in Regione.
Non a caso, proprio alla luce delle assicurazioni ricevute dal Governo regionale, i sindacati avevano deciso di sospendere lo sciopero in programma per il 22 e il 23 febbraio prossimi.
Il ddl, che nella giornata di oggi sarà trasmesso all’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale per i successivi adempimenti legislativi, è composto di due soli articoli e prende le mosse dalla necessità di “assicurare la piena erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza, in un’ottica di integrazione dell’offerta di prestazioni sanitarie”. Di qui la necessità, per il medico di continuità assistenziale, di “garantire anche attività differibili-aggiuntive in coerenza con l’articolo 67 (commi 3 e 17) del vigente accordo collettivo nazionale”.
A tale scopo, per le “attività ambulatoriali differibili, relativamente all’orario di servizio attivo verrà riconosciuto ai medici di continuità assistenziale un compenso orario forfettario da definire in sede di accordo integrativo regionale”.
Nell’illustrare le motivazioni che hanno indotto la Giunta regionale ad adottare il disegno di legge in questione, l’assessore alle Politiche della Persona, Flavia Franconi, ha innanzitutto ricordato che la Basilicata deve fare i conti con una serie di difficoltà di natura orografica, determinate dalla presenza di ben 106 comuni montani e 9 parzialmente montani, pari a oltre 71 per cento della superficie territoriale e al 66 per cento della popolazione residente.
“Pertanto – ha spiegato Franconi – la rete della continuità assistenziale, presente su tutto il territorio regionale, riveste un ruolo di primaria importanza nell’offerta sanitaria, garantendo in modo uniforme e capillare l’accesso ai servizi di assistenza”.
Dal canto suo, il presidente Pittella ha tenuto a sottolineare che il provvedimento legislativo messo a punto nelle ultime ore mira a coniugare la specifica normativa nazionale – e quindi le diverse interpretazioni contrattuali che ai vari livelli di responsabilità hanno innescato una serie di contenziosi giuridico-amministrativi – con il doveroso rispetto costituzionale della norma che impone di garantire pari livelli di assistenza a tutti i cittadini. A partire da quelli – e in Basilicata sono la maggioranza – che vivono in territori disagiati.
“Abbiamo sempre riconosciuto ai medici di continuità l’impegno e il gran lavoro garantito, spesso in condizioni difficili, nei nostri territori. E con questo provvedimento ribadiamo la necessità di assicurare la continuità dell’assistenza sanitaria con modalità omogenee in tutta la regione, anche attraverso l’erogazione di prestazioni ambulatoriali differibili attualmente non specificatamente disciplinate dalla contrattazione nazionale, ma rese possibili dal comma 3 dell’articolo 67 del vigente Accordo collettivo nazionale”.
“Sono certo – ha concluso Pittella – che il Consiglio regionale vorrà garantire a questo provvedimento legislativo una corsia preferenziale, sposando la visione in materia di politica sanitaria portata avanti dal governo lucano”.