E’ disciplinata nei presidi sanitari della Asl n.4 l’attività e la presenza delle associazioni di volontariato,il cui ruolo è ritenuto dalla Direzione strategica aziendale “una risorsa fondamentale per le attività di sostegno a favore dei pazienti ricoverati “ e importante per “la promozione e diffusione della cultura solidale’’.La Direzione strategica dell’Azienda sanitaria locale ha,in proposito, approvato un “Regolamento per la disciplina delle attività delle Associazioni di volontariato e tutela presso i presidi ospedalieri della Asl n.4’’. Obiettivo del provvedimento è quello di regolamentare la presenza dei volontari, in relazione alle richieste delle Associazioni di volontariato e tutela a espletare l’attività nei presidi ospedalieri, alfine di garantire la tutela dei pazienti e dei volontari secondo quanto stabilito dalle norme in vigore sul volontariato. L’attività, gratuitamente offerta all’interno dei presidi, dovranno essere regolamentate con la stipula di protocolli di intesa e solo con le associazioni iscritte dal almeno sei mesi al Registro regionale delle Organizzazioni di volontariato, istituito con legge n.1/2000 presso la giunta regionale. Ogni associazione dovrà stipulare con la Asl un accordo e concordare,eventualmente, con il responsabile o coordinatore dell’Unità operativa le modalità finalizzate a regolamentare la presenza dei volontari nei reparti. La Asl individuerà, in base ai criteri indicati nella norma regionale, le priorità nella scelta delle Associazioni per la stipula dei protocolli di intesa. Sono la qualità e la completezza dei progetti e,ove dimostrabile, delle attività svolte. La capacità professionale dei volontari impegnati nel settore di appartenenza, la regolarità e continuità dimostrata nelle iniziative intraprese, le sedi di operatività sul territorio. Il Regolamento, composto da 17 articoli, prevede obblighi precisi in materia di sede legale dell’Associazione, norme di tutela per il volontario e prescrizioni che ne vietano l’accesso per qualsiasi motivo nelle aree segnalate e delimitati da specifici divieti e di assistere in qualsiasi forma il paziente sottoposto a indagine di medicina nucleare. Ogni volontario, tra l’altro, durante le ore di servizio deve esibire cartellino di riconoscimento rilasciato dall’Ufficio relazioni con il pubblico in accordo con l’Associazione di appartenenza e contenente il nome del sodalizio, la dicitura “servizio di volontariato’’, numero identificativo assegnato dall’Urp e la fotografia. La presenza dei volontari presso le Unità operative verranno accertate mediante un registro delle presenze, predisposto dall’Urp. Sono ammessi a operare presso i presidi ospedalieri solo i volontari che avranno seguito un corso di formazione organizzato in tutte le fasi, dalla Asl e in accordo con le Associazioni. Il protocollo di intesa, che ha durata annuale, prevede anche obblighi nelle svolgimento delle funzioni ed eventuali sanzioni nel caso di mancato rispetto degli obblighi comportamentali.
Ott 09