Grandi numeri e tecniche avanzate sono le caratteristiche distintive dell’attività portata avanti nella U.O. di Ortopedia e traumatologia, diretta dal dr. Renato Laforgia.
Le cifre evidenziano infatti un incremento soprattutto della chirurgia ortopedica: nel 2006, l’equipe guidata da Laforgia ha effettuato oltre 240 interventi di protesica, e oltre 200 fratture collo-femore (patologia in grande espansione, per l’aumento dell’età media e dell’osteoporosi). “Sono dati importanti – afferma il primario – confermati dalle nuove percentuali di migrazione sanitaria, fino a pochi anni fa “spina nel fianco” del nostro ospedale. Oggi registriamo invece una migrazione attiva pari al 30 per cento, ed un calo notevole della migrazione passiva rispetto al passato. Un andamento positivo che nel primo semestre 2007 abbiamo confermato”.
Ancora, la U.O. effettua oltre 11 mila prestazioni ambulatoriali all’anno, fra visite e controlli ortopedici. Oltre 1800 pazienti, fra ricoveri ordinari e day surgery, transitano nel reparto. “Il lavoro è sempre intenso – afferma il dr. Laforgia – e svolto con grande impegno dal gruppo, che può contare su 9 medici, 2 caposala e 33 unità di personale paramedico. Certo, se avessimo un altro medico, saremmo ancora più operativi. Intanto, di positivo c’è stato un ricambio generazionale dei sanitari, per cui si lavora con rinnovato entusiasmo. Vorrei infine segnalare la costante collaborazione del mio reparto con i fisioterapisti”.
Punte di eccellenza dell’Ortopedia, le tecniche operatorie, come la Chirurgia della Colonna Vertebrale, sia per patologie artrosiche che per fratture osteoporotiche, e la Chirurgia dell’Anca e del Ginocchio: nell’80 per cento dei casi, si tratta di interventi che possono essere effettuati in anestesia periferica, quindi meno invasivi e dolorosi.
In particolare, il primario segnala un intervento, che si esegue in anestesia locale, nel quale si utilizzano espansori che vengono inseriti nella vertebra e poi riempiti di una sostanza plastica cementosa, che toglie il dolore nelle fratture da osteoporosi.
“Per anca e ginocchio – prosegue Laforgia – si utilizzano impianti di ultima generazione: in titanio e ceramica per l’anca, con piattaforme mobili per il ginocchio. Infine, stiamo mettendo a punto nuove tecniche per la chirurgia del piede, soprattutto per l’alluce valgo”. Un problema, questo, che affligge molte persone, e per il quale l’Ortopedia ha un ambulatorio dedicato.
Set 21