Si è tenuta in forma superficiale, umiliante e precaria in quanto svoltasi all’aperto, al di fuori cioè del palazzo del Consiglio Regionale di Basilicata, l’incontro che ha visto oggi le delegazioni del Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto e del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Tinchi confrontarsi con l’Assessore alla Sanità della Regione Basilicata Attilio Martorano alla presenza del Consigliere Regionale Nicola Benedetto.
Tale incontro era stato voluto dallo stesso Benedetto dopo le voci allarmate diffuse ieri, a seguito di un comunicato verbale della Direzione Generale ASM (Azienda Sanitaria del Materano) che preannunciava l’imminente trasferimento di altre cinque unità infermieristiche dalla Medicina di Tinchi verso l’Ospedale di Policoro a partire dal 1° luglio prossimo.
Le delegazioni dei Comitati in lotta partivano alla volta di Potenza per essere ricevute urgentemente, come da invito dello stesso consigliere Benedetto, dall’Assessore alla Sanità Martorano alle ore 10,00 di stamane.
Nello smentire gli accordi verbali assunti lo scorso 22 giugno, riferibili ad una volontà di impegno concreta per la progressiva salvaguardia almeno dei reparti di Medicina di Tinchi, l’Assessore ha annunciato che gli ulteriori tagli previsti a partire dal 1° luglio presso la stessa Divisione saranno compensati da non meglio specificati “travasi” di terapie riabilitative da Policoro a Tinchi.
Nello stigmatizzare il venir meno agli impegni formalmente assunti dall’Assessore regionale alla Sanità e dall’alta dirigenza della Sanità lucana non più di una settimana fa, il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto deplora duramente la solita arroganza di chi, una volta assunto l’incarico istituzionale, ritiene di essere investito da una non meglio definita “grazia divina”, sentendosi autorizzato a scavalcare, come in questo caso, la volontà sovrana di più di dodicimila firme di cittadini contrari alle scellerate ipotesi paventate sul futuro e sul destino dell’Ospedale di Tinchi.
Tutto ciò, malgrado l’alta efficienza finora dimostrata dal nosocomio metapontino, con un livello di eccellenza sanitaria con pochi eguali, perfino sotto il profilo di una ottima gestione amministrativa ed economico-finanziaria, che si vuole chiudere per regalarlo, dietro chissà quali losche convenienze, a una fondazione privata che si occupa invece di “sperimentazione in neuropsichiatria infantile”.
Alla luce di questi ultimi eventi il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto, nell’iniziare una propria lotta in difesa degli interessi della collettività di Bernalda e Metaponto, ritiene utile dissociarsi da ogni ulteriore iniziativa congiunta a fianco del Comitato di difesa per l’Ospedale di Tinchi, e preannuncia per i prossimi giorni fasi di mobilitazione autonoma più incisive e marcate.
Invita inoltre l’Amministrazione Comunale di Bernalda, i Sindacati confederali, gli Ordini professionali e di categoria dell’intero comprensorio, finora osservatori impassibili e latitanti dei progetti criminali che hanno di fatto ridimensionato con l’inganno l’Ospedale di Tinchi, a voler scendere in campo in difesa dei diritti soprattutto dei più deboli e del grande bacino di utenza del territorio metapontino.
il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto
Giu 29