Ospedale di Tinchi (MT): Italia dei Valori è a fianco dei cittadini nella protesta contro la chiusura dell’Ospedale
Tutta Italia dei Valori si schiera con i comitati in lotta e con i cittadini che, da più di 40 giorni, protestano ininterrottamente sul tetto più alto dell’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT).
Lo ha affermato il capogruppo IDV al Senato Felice Belisario, che è intervenuto ieri sera a un pubblico dibattito organizzato dal movimento “La Grande Lucania”, proprio davanti al piazzale del nosocomio pisticcese.
Dopo le mozioni presentate in Consiglio Regionale di Basilicata dal consigliere regionale IDV Nicola Benedetto, e l’intervento dell’eurodeputato Luigi De Magistris dei giorni scorsi, è stata la volta del Sen. Felice Belisario intervenuto ieri sera a nome di tutto il partito nazionale.
“Tutta IDV si affianca senza esitazione ai comitati in lotta per la difesa di uno dei principali diritti delle comunità, quello alla salute…
L’Azienda Sanitaria del Materano ha bisogno di passare sotto la lente di ingrandimento, capire dove ci sono gli sprechi e dove invece dobbiamo potenziare i servizi…
Non si può discutere di un nuovo Piano Sanitario Regionale se prima l’Ospedale di Tinchi non viene messo nelle condizioni di riappropriarsi di tutte le funzioni sottratte…
Ringrazio Nicola Benedetto a cui va tutta la nostra stima e fiducia, per averci aperto gli occhi sui problemi che la maggioranza di questa regione sta procurando ai cittadini…”,
sono soltanto alcuni dei passaggi evidenziabili di ieri sera.
I Comitati in lotta e i numerosi cittadini presenti al dibattito hanno espresso grande soddisfazione per l’ottimo lavoro fin qui svolto dai “degni rappresentanti dei cittadini nel partito di Di Pietro”, che sono altresì stati lungamente applauditi.
il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto e il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
OSPEDALE PISTICCI; FERRERO (PRC): LA LOTTA DEI COMITATI IN DIFESA DELL’OSPEDALE E’ SIMBOLO DI RINASCITA DEMOCRATICA CONTRO GLI ABUSI E GLI AFFARI
“Sono con i cittadini e i comitati che dal 1° luglio occupano il tetto dell’ospedale di Pisticci, ormai ridotto ai minimi termini con reparti chiusi e servizi cancellati. Un ospedale nel quale sono stati spesi milioni di euro in ristrutturazioni e ammodernamenti per essere pronto ad essere consegnato ad una fondazione privata.” Questo il commento del segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero, a riguardo la lotta in difesa dell’ospedale di Pisticci (Mt). “Non condivisibile il ritardo e il silenzio delle istituzioni locali rispetto alla protesta civile e pacifica dei manifestanti che reclamano il loro diritto e rivendicano la restituzione dei servizi che gli sono stati sottratti. I cittadini in lotta meritano risposte alle loro richieste di giustizia e verità sull’ospedale di Tinchi, una vicenda che meriterebbe una indagine politica oltre che giudiziaria” – afferma Ferrero – “La vertenza in atto a Tinchi dimostra quanto sia abissale il distacco tra i cittadini lucani e una pubblica amministrazione che governa ignara dei bisogni della gente, attraverso lo sperpero di una ricchezza ambientale forse unica in Europa, e la connivenza con imprese multinazionali che estraggono ricchezza e diffondono povertà, inquinamenti, emigrazione. Per i cittadini dell’alto metapontino e della valbasento che già vedono la loro terra piena di veleni e minacciata da progetti di forsennata produzione di energia e di trattamento di rifiuti, l’ospedale di Tinchi rappresenta l’ultimo baluardo da difendere.
La lotta di Tinchi è il simbolo di una rinascita popolare che travolge nella contestazione abusi, soprusi, profitti e tradimenti di ogni genere. La Basilicata merita di essere una terra di libertà e di diritti, al lavoro, alla salute, alla scuola, al benessere, alla sicurezza. Ai cittadini in lotta va tutta la mia solidarietà”
Prc/Federazione della Sinistra
Dal tetto dell’Ospedale – 42° giorno
L’EX GIUDICE LUIGI DE MAGISTRIS, EURO DEPUTATO ITALIA DEI LAVORI SOSTIENE PROTESTA PER LA DIFESA DELL’OSPEDALE DI TINCHI
I Governanti regionali e locali, forse in compagnia delle gaie famiglie di molti politici lucani, sono al mare o ai monti, beati nella goduria dei molteplici rilassamenti estivi.
Lunga vita ai nostri governatori!
Noi, invece, stiamo sul tetto più alto dell’ospedale in compagnia di tortore e colombi che volano alto sullo squallore dell’indifferenza umana. Abbiamo ricevuto visita di qualche gazza ladra, la quale ci ha rammentato la presenza di specie simile anche tra gli edifici delle pubbliche amministrazioni.
Elemento confortante della giornata è stata la solidarietà alla nostra lotta attestataci dall’ex giudice Luigi De Magistris, eurodeputato dell’IDV.
La recrudescenza di una amarezza non ancora sopita in noi è che questo personaggio con l’inchiesta “Toghe Lucane” avrebbe segnato per la Basilicata l’inizio decisivo della redenzione popolare dai soprusi e dalle ingiustizie affatto sopite. Ma tant’è.
De Magistris è sempre accanto a noi, e noi ci fidiamo di lui nelle lotte civili per l’affermazione dei nostri diritti contro la prepotenza politica e amministrativa.
L’altra nota gioiosa è l’invito fatto a “Medici senza frontiere” perché vengano essi a sostituire il servizio sanitario che ci è stato negato.
D’altra parte se per il petrolio siamo messi peggio che in Nigeria, per la sanità, qui in Basilicata, ci gemelliamo con tutto il Terzo Mondo, Mato Grosso compreso.
Per motivi organizzativi la manifestazione prevista per martedi 10 agosto 2010, sul tema “La Sanità Regionale tra Pubblico e Privato” è stata rinviata a domani giovedi 12 agosto, ore 20,30, dinanzi all’Ospedale di Tinchi (Pisticci)
Presiederà
– Avv.Leonardo Pinto – Presidente de La Grande Lucania
Introdurrà
– Domenico Giannace – Presidente Comitato per la difesa dell’Ospedale di Tinchi
Interverranno
– Nicola Benedetto – Consigliere Regionale Italia dei Valori
– Dott.Nicola Andrisani – Segretario Provinciale MPA Matera
– Avv.Giovanna Bellizzi – Responsabile Metapontino La Grande Lucania
– Prof.Pietro Tamburrano – Presidente Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto
Coordinerà
– Nicola Piccenna – Giornalista
Nel corso dell’incontro sarà esaminata la situazione dell’Ospedale di Tinchi
Dal tetto dell’Ospedale – 41° giorno
APPELLO A “MEDICI SENZA FRONTIERE”
Mentre voi operate e invocate aiuto per soccorrere chi soffre nel Terzo Mondo e in altre aree segnate da gravi emergenze umanitarie, noi, qui in Basilicata, patiamo la scelleratezza criminale di chi, per avidità esasperata, ha deciso di chiudere l’ospedale più efficiente della nostra regione.
Parliamo dell’ospedale civile di Tinchi di Pisticci, in provincia di Matera, che ha sempre servito in maniera eccellente, anche da un punto di vista economico-finanziario per una rara virtuosità dei suoi conti economici, un bacino di utenza di 50.000 cittadini d’inverno che diventano più di 300.000 d’estate (a causa del turismo e del rientro temporaneo dei molti emigranti di origine).
I nostri amministratori regionali, per una fittissima rete di interessi e collusioni che nulla hanno a che vedere con la salute dei cittadini o con i tagli alla sanità preannunciati dal governo nazionale, hanno deciso di chiuderlo per regalarlo a una fondazione privata che si occuperà di ricerche in neuropsichiatria infantile (tra l’altro con un potenziale bacino di utenza veramente risicato per i bassi tassi demografici infantili di queste parti).
Lo sconcerto che sta pervadendo le popolazioni per la maggior parte anziane del comprensorio metapontino, servito dall’Ospedale di Tinchi ormai chiuso, è pari a quello provocato nei villaggi delle foreste dagli assalti dei selvaggi predatori.
Vorremmo la vostra solidarietà anche qui da noi, a fronte di una rara arroganza in atto, esercitata da chi usa il potere barattando la vita umana in cambio di una manciata di quattrini. D’altronde, non è questa la causa di tutti i mali del mondo?
A voi che siete credibili e solidali come nessun altro, chiediamo di intervenire al solo scopo di salvare un gran numero di vite umane, che irrimediabilmente, per una serie di calvari logistici (gli altri ospedali distano da Tinchi in media 40 km), si stanno purtroppo perdendo grazie anche a un oscuramento mediatico di stampo dittatoriale che non lascia trapelare l’estrema drammaticità vissuta da queste popolazioni.
Potreste sistemarvi o nel piazzale antistante l’ospedale con un ospedale-tenda, oppure all’interno della nuovissima struttura, da poco ristrutturata, purtroppo attualmente vuota sia di pazienti che di personale sanitario perché dirottati “ad hoc” lontano da Tinchi.
Per questa assurda e vergognosa situazione, incredibile se pensiamo di essere in Europa, un gran numero di persone – ultraottantacinquenni compresi – sono asseragliati da 41 giorni sul tetto più alto di questo ospedale.
Veniteci in soccorso, ve ne saremo grati per sempre.
Tinchi, 10 agosto 2010
il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto e il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
Dal tetto dell’Ospedale – 40° giorno – Lunedì 9 agosto 2010
Stamattina dalle 6,30 il presidio si è spostato davanti all’obitorio dove era previsto l’inizio dei lavori di ristrutturazione appaltati dalla Direzione Generale.
I manifestanti erano una quarantina, cifra alta rispetto all´ora, decisi a tutto per impedire l’inizio dei lavori. L’ASM di Matera prevedeva di realizzare in quei locali il nuovo laboratorio, così come previsto da un piano della Regione Basilicata, ancora sconosciuto ai comitati che da 40 giorni resistono sul tetto più alto dell’ospedale di Tinchi.
In realtà detti lavori sono visti dai comitati come l’ennesima provocazione da parte del direttore generale Dr Gaudiano, ora in ferie, che punta a togliere l’ultima giustificazione per la presenza nel nosocomio di Ttinchi, dei posti letto per cui si battono.
E la protesta non accenna a placarsi. Ogni sera gruppi di manifestanti salgono a Pisticci e portano le ragioni della loro lotta nelle piazze affollate per gli appuntamenti dell’estate pisticcese. La notte della manifestazione gli striscioni dei comitati sono stati esposti al Lombardi Day, serata organizzata dall’amministrazione comunale in Piazza La Salsa, e ieri sera al “Dirupo D’Oro”, 17° edizione della manifestazione organizzata dalla locale Pro Loco. I politici e i direttori vanno in ferie, la protesta continua.
Dal tetto dell’Ospedale – 39° giorno
L’imponente manifestazione di sabato 7 agosto
Sabato 7 agosto 2010 c’è stata la grande manifestazione popolare per richiamare l’attenzione generale sulla necessità di non chiudere o ridimensionare, come stanno facendo, l’Ospedale di Tinchi di Pisticci (MT). La partecipazione è stata massiccia come non mai.
Hanno preso la parola in successione Nicola Dolce, Pietro Tamburrano, Domenico Giannace, Ulderico Pesce.
Nicola Dolce, ex sindacalista della CISL ha fatto la cronistoria della contestazione dall’inizio ad oggi, sottolineandone la crescita continua a livello di coscientizzazione del problema e di risentimento popolare.
Il prof. Pietro Tamburrano dei Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto ha esposto una precisa nomenclatura dei nemici politici dell’Ospedale di Tinchi. Pur ritenendoli non più idonei a un dialogo sincero, l’oratore li ha invitati a venire come fratelli davanti all’ospedale e nel territorio per rendersi conto direttamente del dramma che stanno creando a una comunità popolosa come quella dell’alto metapontino.
I Comitati congiunti della contestazione hanno ribadito attraverso la voce del professore l’intransigenza sulle richieste fatte: chirurgia con posti letto, medicina con posti letto, endocrinochirurgia, pronto soccorso completo 24 h/24, dialisi con diabetologia e cardiologia, laboratorio di analisi, radiologia, ambulatori vari, riabilitazione e lungodegenza. A parlarne successivamente del recupero di ostetricia e ginecologia, pediatria, urologia.
Se non ci sarà ascolto o concreta risposta si passerà a forme più drastiche di contestazione: marce, fiaccolate per strade e ferrovie, occupazioni e roghi di bandiere partitiche e sindacali, ma soprattutto rogo di certificati elettorali.
Domenico Giannace, ex sindacalista della CGIL ha rinfocolato gli ardori della protesta, rimproverando gli atteggiamenti assunti dai sindacati provinciali di CGIL, CISL e UIL e gli indifferenti alla lotta. Il loro assenteismo rafforza i propositi della lotta a oltranza.
Intanto per lunedì 9 agosto viene preannunciato il sit-in davanti all’obitorio dell’ospedale che si vuole eliminare. Anche il tentativo di eliminare l’obitorio è un segno di arroganza di chi ai giornali e alle televisioni dichiara che Tinchi non si chiude, e poi, nei fatti, tolgono pezzo dopo pezzo. Così agiscono i tiranni e i dittatori!
Ulderico Pesce, attore lucano molto valido e affermato, prima di esporre il suo pensiero sulla faccenda dell’ospedale di Tinchi, ha presentato al pubblico il Tenente Giuseppe Di Bello, sospeso dalle sue funzioni di Ispettore di Polizia provinciale per aver denunciato con prove di laboratorio l’inquinamento delle acque del Pertusillo e di Monte Cotugno. Ha portato all’attenzione pubblica un esempio concreto di malgoverno persecutorio vigente in tanti settori della vita pubblica regionale. L’attore lucano, con accenti estremamente convincenti e drammatici, ha evidenziato il distacco abissale tra i cittadini lucani e una pubblica amministrazione che governa ignara dei bisogni della gente, attraverso lo sperpero di una ricchezza ambientale forse unica in Europa, e la connivenza con imprese multinazionali che estraggono ricchezza e diffondono povertà, inquinamenti, emigrazione.
La vittoria sull’Ospedale di Tinchi sarà emblema di una rinascita popolare che travolgerà nella contestazione abusi, soprusi, profitti e tradimenti di ogni genere.
Anche la Lucania sarà terra di libertà e di diritti, al lavoro, alla salute, alla scuola, al benessere, alla sicurezza.
Di particolare rilievo è stata la presenza notevole di studenti universitari in vacanza nei loro paesi, ma attenti e sensibilissimi alla salvezza dell’Ospedale di Tinchi in specie, alla rinascita lucana in generale.
Tinchi, 8 agosto 2010
il Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto e il Comitato Difesa Ospedale di Tinchi
(nella foto in basso i manifestanti davanti all’obitorio)