Il modello di business ideato dal Consorzio La Città Essenziale di Matera è stato scelto come esempio di “buona prassi” nel settore dei negozi e ristoranti gestiti da imprese sociali.
Promuovere il territorio e il turismo con l’impresa sociale. E’il modello “Panecotto” ideato dal Consorzio La Città Essenziale di Matera che è stato invitato come caso di studio alla decima edizione del “Workshop sull’impresa sociale” che si terrà a Riva del Garda (TN) il 13 e 14 settembre. Panecotto è stato scelto come esempio di “buona prassi” nel settore dei negozi e ristoranti gestiti da imprese sociali. Un modello di business sociale che il management di Panecotto illustrerà alla platea dei partecipanti composta non solo da imprenditori, ma anche organizzazioni che, attraverso varie modalità, investono nell’impresa sociale: istituti bancari, venture capitalist, fondazioni, società di servizi in campo formativo e consulenziale.
Durante questi primi 10 mesi di attività, Panecotto si è messo in evidenza come modello orientato all’innovazione sociale. Lo stesso workshop di Iris Network si propone come iniziativa a sostegno di questa capacità innovativa facendo conoscere da vicino le migliori esperienze di imprenditorialità sociale presenti in Italia. Da Bologna in giù il modello Panecotto di Matera del Consorzio La Città Essenziale è l’unica buona prassi selezionata nel settore della ristorazione ad essere discussa all’interno del “Workshop sull’Impresa Sociale” che rappresenta il momento di confronto più importante, in Italia, sui temi dell’economia sociale. L’impresa sociale sta vivendo una delle fasi più difficili e insieme più interessanti della sua esistenza. La resilienza di molte cooperative sociali e altre imprese sociali è messa a dura prova dalla crisi che taglia le risorse e moltiplica i bisogni. I tradizionali schemi di azione non sembrano più così efficaci e impongono alle imprese sociali di elaborare, in tempi brevi, strategie che rompano con il passato recente. In quest’ottica al modello organizzativo imprenditoriale della Città Essenziale e alla “costruzione” di nuove formule è stato riconosciuto il merito di riuscire a utilizzare nuove risorse economiche per il finanziamento dei servizi sociali e inserimento lavorativo di giovani disoccupati. Un modello quello di Panecotto, che attraverso azioni puramente commerciali e tendenti al profit, costruisce ricchezza da reinvestire in azioni sociali, no profit.