Il rumore della carta, in molti casi rigorosamente riciclata, con fiocchi blu (colore scelto nel 2007 dalle Nazioni Unite per rappresentare l’autismo), ha accompagnato la scoperta del contenuto dei ‘’Doni Dorati’’, la bella iniziativa di solidarietà arrivata alla quarta edizione e nata da un’idea dell’Avis di Terranova di Pollino con il sostegno delle AVIS Provinciali di Potenza e di Matera e dell’AVIS Comunale di Senise.
I destinatari dei doni quest’anno sono i bambini e le famiglie del Centro Early Start di Chiaromonte, gestito dalla Fondazione Stella Maris Mediterraneo ETS. Un centro d’eccellenza che da anni offre un percorso mirato e un supporto ai genitori dei bambini in età
prescolare (da 0 a 6 anni) con diagnosi di autismo o di rischio.
La carovana solidale, con una rappresentanza di avisini giunti da tantissime comunali lucane, è arrivata festante a Chiaromonte, accompagnata dal suono delle zampogne terranovesi. La cerimonia di consegna, presentata da Francesco Golia, è avvenuta nella sala multimediale del presidio ospedaliero ‘’San Giovanni Battista’’, alla presenza dei vertici della sanità regionale, di Asp, Asm, della Fondazione Stella Maris Mediterraneo ETS, del sindaco di Chiaromonte e di Monsignor Vincenzo Orofino, Vescovo della Diocesi di Tursi Lagonegro.
A fare gli onori di casa per conto dell’Avis, i promotori: a cominciare da Pasquale Lufrano, presidente della sezione di Terranova di Pollino, con Ermiliano Caporale della sezione senisese, assieme al referente dell’Avis provinciale di Matera Orazio Amati. Commozione e gratitudine nelle loro parole.
Un gratitudine evidenziata dal presidente della Fondazione Mario Marra: «Voi ci avete ringraziati per aver accettato questi magnifici doni, ma siamo noi a dirvi grazie per aver pensato al nostro centro e alle famiglie che ospitiamo».
«Un bellissimo momento di comunità-ha detto la sindaca Viola- che rappresenta un intero territorio. Grazie alle Avis per quello che fanno quotidianamente».
«Da quest’anno- ha spiegato Vincenzo Lufrano, tra i promotori dell’iniziativa- il progetto si amplia. Per un anno intero, infatti, sarà attivata una collaborazione tra le Avis promotrici del progetto e i destinatari dei doni (in questo caso la Fondazione Stella Maris Mediterraneo ETS) per portare avanti iniziative comuni disensibilizzazione su specifici temi, come, appunto, l’autismo».
Nei pacchi, grandi e piccoli, scartati dagli operatori e operatrici del Centro c’era tutto il colore dei bambini. «Il contenuto di questi regali racconta bene quello che facciamo: sono giochi. E noi, attraverso questi giochi, motiviamo i bambini che li ustilizzarenno e agevoleremo la relazione tra il bambino e la sua famiglia» ha detto il direttore scientifico della Fondazione, Filippo Muratori.
«Le attività della Fondazione Stella Maris Mediterraneo Ets rappresentano un’eccellenza in un territorio, l’area sud, che ci stiamo impegnando a rilanciare» ha detto il direttore generale dell’Asp Antonello Maraldo.
«Oggi stiamo assistendo ad un momento bello della vita del nostro territorio, perché il volontariato è la più alta espressione della vita culturale della società. Come dice Papa Francesco, da come vengono trattati i fragili si capisce il valore di una società» ha detto monsignor Orofino .
«Sono felice di essere qui sia perché la mia famiglia ha per metà origini in questo territorio, a Terranova, sia per il forte legame che mi lega al mondo della donazione e dell’Avis. Abbiamo lavorato molto in tal senso, la sottoscrizione di un protocollo con Avis e Fidas e il progetto Plasma sono un esempio. Sul tema dell’autismo stiamo facendo tanto e tra pochi giorni sarà pubblicato un avviso pubblico rivolto alle realtà del Terzo settore» ha detto l’assessore regionale Francesco Fanelli.
«Sono molto legato a Chiaromonte- ha detto il Commissario dell’Asm Maurizio Nunzio Cesare Friolo, ricordando una delle sue prime esperienze nel territorio-appena arrivato, ricordo, mi ritrovai ad affrontare il problema della potenziale chiusura dei ricoveri per carenza di medici. Ma chi ha ruoli di responsabilità deve avere il coraggio di affrontare le difficoltà e prendere delle decisioni, sempre nella normalità e nella regolarità, con l’unico fine di garantire le cure».