Si è svolto il 9 e 10 ottobre a Matera il Convegno della Rete dei Comuni Solidali “Accoglienza fra difficoltà e buone pratiche. Nessun uomo è clandestino” promosso in collaborazione con il Comune di Matera, l’associazione Michele Mancino OMB-Osservatorio Migranti Basilicata, il Presidio di Libera di Matera, il Servizio Centrale SPRAR, l’Asgi Associazione Studi Giuridici Italiani, l’Associazione Comuni Virtuosi e l’Associazione Avviso Pubblico.
Il convegno si è aperto con il saluto dell’assessore del comune di Matera Marilena Antonicelli e del Prefetto dottoressa Antonella Bellomo.
L’incontro ha coinvolto numerosi Amministratori, Associazioni e operatori che lavorano a stretto contatto con i migranti in arrivo giornalmente sui nostri territori, dando spazio e contribuendo a mettere in rete esperienze virtuose di accoglienza.
La partecipazione della dott.ssa Daniela di Capua Direttrice del Servizio Centrale SPRAR, ha consentito di avere un quadro completo dei progetti SPRAr in Italia con la presentazione del “Rapporto sulla protezione internazionale in Italia 2015”.
Il contributo dell’avv. Lorenzo Trucco, Presidente dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione, ha consentito di scoprire una relatà che in alcune situazioni viola apertamente i diritti umani riconosciuti a livello internazionale.
I contributi di Gervasio Ungolo e Chiara Prascina, dell’Osservatorio Migranti Basilicata, e di Donato Di Sanzo Arci e Margherita D’Anzi di Libera Basilicata hanno consentito di far conoscere la realtà dell’accoglienza in Basilicata.
Le esperienze di Maria Antonietta Sacco, vicesindaco di Carlopoli (Catanzaro), e membro del direttivo dell’associazione Avviso Pubblico, Tullio Faletti, sindaco di Novalesa (Torino), Giovanni Manoccio, vicesindaco di Acquaformosa, Coordinatore Provinciale dei progetti Sprar per la provincia di Cosenza e da qualche giorno componente della segreteria della presidenza (Presidente Regione Calabria Mario Oliverio), con delega immigrati, hanno mostrato i lati positivi di microaccoglienze diffuse su piccoli comuni.
Mohame Ba, mediatore culturale, Giovanni Maiolo, operatore di Gioiosa Jonica, Carlo Cominelli, della Cooperativa K Pax di Breno Val Camonica, Alfonso di Stefano, Rete Antirazzista Catanese, e Gianluca Nigro operatore a Trieste già impegnato in Puglia a Nardò per il lavoro degli immigrati come stagionali hanno posto l’accento sull’urgenza di mantenere uno sguardo di attenzione sulle diverse problematiche sull’accoglienza oltre lo SRPAR.
Il dibattito che ha coinvolto tutti i presenti ha confermato quanto il tema sia “caldo” e quanto tutti, ciascuno per il proprio ruolo, possano fornire un contributo importante al processo di “interazione”.
Non bisogna rassegnarsi ad uno sterile dibattito tra le ragioni stereotipate e buone solo per la televisione dell’accoglienza contro quelle dei respingimenti e della chiusura delle frontiere. La realtà è sempre più complessa di come viene raccontata e per comprenderla va indagata a fondo dando la parola a coloro che nel corso degli anni hanno sviluppato competenze e pratiche positive.
Per non rassegnarsi ad un mondo in cui la libera circolazione venga garantita solo alle merci e non agli esseri umani il Gruppo di Coordinamento Recosol ha proposto una “Carta della ospitalità” che a breve sarà presentata a tutti i comuni italiani e le associazioni che operano nel settore. Gli interventi verranno raccolti in una pubblicazione