Si è tenuto lo scorso 22 dicembre a Matera, presso la Sala Carlo Levi di Palazzo Lanfranchi il convegno “I ponti della vita tra diritti e solidarieta’”.
L’evento, organizzato dalla sezione lucana di ASGI – Associazione Studi Giuridici sulla Immigrazione – in collaborazione con Caritas Italiana e Comunità di Sant’Egidio, è stato promosso per diffondere la conoscenza delle esperienze dei corridoi umanitari, tanto sotto il profilo giuridico normativo, quanto in relazione alla loro rilevante portata di natura sociale e sociologica.
All’apertura dei lavori, l’avv. Franco Dell’Acqua ha ricordato che oggi, in Europa ed in Italia, si arriva sempre meno per motivi di lavoro e sempre più per ragioni di umanitarie.I dati ISTAT in Italia 2016 circa 78.000 i nuovi permessi per motivo di asilo e protezione umanitaria (il 34% del totale dei nuovi permessi).
Un fenomeno che da tempo il Ministero degli Esteri ed organizzazioni della società civile, orientate da valori morali e da una religiosità che guarda all’essere umano come entità irripetibile a cui garantire il primo fra tutti i diritti, quello alla vita, stanno fronteggiando con i CORRIDOI UMANITARI, per andare oltre la logica dell’emergenza.
Una via tutta italiana che sta offrendo una speranza di futuro a centinaia di persone, sottraendole ai tentacoli criminali dei trafficanti di esseri umani, coniugando solidarietà, legalità e sicurezza.
Un modello che ora altri Paesi europei, come Francia e Belgio, stanno seguendo per consentire ad individui in “condizioni di vulnerabilità” (vittime di persecuzioni, torture e violenze, minori non accompagnati, donne sole con bambini, anziani, malati, persone con disabilità) un ingresso legale sul territorio nazionale con visto umanitario e la possibilità di presentare successivamente domanda di asilo.
Nel corso dei lavori, coordinati da Oscar Bonamano, giornalista della testata “Espresso on line” e direttore editoriale della casa editrice Carsa Edizioni, è intervenuto il Vescovo di Matera – Irsina, Monsignor Caiazzo, il quale ha ribadito che ponti e non murivanno costruiti per questi nostri fratelli nati al freddo ed al gelo. E’ il messaggio evangelico della Natalità di Gesù che deve essere declinato oggi più che mai.
L’avv. Angela Maria Bitonti di ASGI Basilicatahaaffrontato il tema della protezione internazionale edel sistema di accoglienza in Italia, in relazione all’attuale assetto normativo, non risparmiando critiche all’attuale ordinamento che, per assecondare processi di semplificazione, ha abolito un grado di giudizio nel processo di riconoscimento della protezione internazionale, con una grave riduzione delle garanzie costituzionali dei richiedenti asilo.
Il dott. Oliviero Forti di Caritas Italiana,ha invece raccontato come si sono progettate e si stanno realizzando vie legali e sicure di ingresso nel nostro Paese, dalla Siria, dalla Libia e presto anche da altri Paesi a forte emergenza umanitaria.
La dott.ssa Giulia D’Alba della Comunità di Sant’Egidio ha illustrato il modello italiano dei corridoi umanitari, come è nato e come si sta concretizzando sul territorio.
Di modello “materano” di corridoio umanitario ha parlato anche l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Matera, Mariangela Liantonio, che ha commentato un breve filmato sulla recente operazione umanitaria da un campo profughi siriano in Libano, resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni locali ed alcune famiglie materane.