Si è svolta domenica a Policoro, la 34esima assemblea dell’Avis regionale di Basilicata alla quale hanno preso parte circa 300 delegati delle varie sezioni lucane. Numero gli interventi, tra cui quelli degli ultimi tre presidenti del Consiglio regionale della Basilicata, fra cui il neo eletto Vito Santarsiero, e del sindaco di Policoro, Enrico Mascia, che hanno fatto sentire forte la presenza delle Istituzioni rispetto al mondo del volontariato del sangue. Presente anche il Segretario generale dell’Avis nazionale, Claudia Firenze, e il Consigliere nazionale, Daniele Ferrara. Al termine dell’assise, i delegati avisini hanno approvato, con metodo perfettamente democratico e trasparente, la relazione associativa, il bilancio consuntivo 2017, la relazione ad esso connessa ed il preventivo per l’esercizio 2018. Doverosi sono stati i ringraziamenti espressi nei confronti dei donatori che anche nel 2017, nonostante le difficoltà hanno, con spirito di servizio, fornito il loro fondamentale contributo al raggiungimento dell’autosufficienza. Apprezzamenti sono stati inoltre rivolti al lavoro svolto dalla sede regionale Avis per le azioni volte all’ottimizzazione delle risorse disponibili, allo sviluppo associativo, all’implementazione di un sistema di qualità rispondente ai requisiti di legge e all’accreditamento dei “punti di raccolta” che attualmente copre quasi la totalità delle sedi Avis. Nel corso dell’assemblea è stata inoltre chiesta una riforma del patto associativo, resa indifferibile dalla introduzione del testo unico “Codice del terzo settore” e, al Consiglio regionale, di avviare la più ampia discussione al fine di addivenire ad un processo condiviso. I delegati hanno poi stigmatizzato tutti quegli atteggiamenti e comportamenti che, contrari all’etica associativa, hanno avuto il “solo risultato di ledere l’immagine dell’associazione con evidenti ricadute negative per tutti”, aggiungendo che ogni questione relativa alle relazioni interne deve essere necessariamente affrontata nelle sedi opportune e riconoscendo la piena legittimità di tutti gli organi statutari attualmente in carica. Un invito è stato inoltre rivolto alle istituzioni regionali ad attivare un processo virtuoso nell’applicazione delle norme nazionali e regionali, implementando un sistema di erogazione dei fondi che preveda un flusso costante di risorse e ad approvare al più presto i progetti presentati nell’ultimo anno rispondenti ai requisiti previsti dallo schema di convenzione dell’accordo di conferenza Stato-Regione sottoscritto a luglio dello scorso anno. Grande attenzione è stata posta sulla necessità di continuare nell’opera di sensibilizzazione delle pratiche donazionali, tenuto conto anche della carenza di operatori sanitari che produce ripercussioni relative all’annullamento di raccolte. In ultimo, i delegati avisini, affidando al Consiglio regionale la responsabilità della risoluzione di questo problema, ritenuto centrale per la tenuta associativa, hanno suggerito di sviluppare ulteriormente le relazioni associative con le Avis comunali ed hanno dato mandato ai delegati all’assemblea nazionale di valutare relazione e bilanci, orientando l’intervento nella direzione della richiesta di composizione delle diatribe associative, sorte nell’ultimo anno e che hanno ingessato il lavoro dell’Avis nazionale.