L’associazione “Agata – Volontari contro il cancro” (presidente Rosa Gentile) che aderisce ad Europa Donna Italia, il movimento di advocacy per la tutela dei diritti delle donne con tumore al seno, sostiene la lettera aperta al Ministero della Salute.
La lettera aperta di Europa Donna Italia
“In occasione della Giornata Nazionale della Salute della donna, un’associazione pro-vita ha rilasciato un comunicato stampa per informare le donne dei rischi associati all’aborto volontario, annoverando tra essi un aumentato rischio di tumore del seno pari al 44%. L’affermazione è stata ripresa successivamente dai media. Non entriamo nel merito della discussione circa la destinazione dei fondi del PNRR a favore della dissuasione dalla pratica dell’aborto, ma vogliamo smentire con forza questo dato, non supportato da adeguate evidenze scientifiche.
Correlazione smentita dagli studi
L’associazione tra aborto e rischio di tumore del seno è stata oggetto negli anni di numerose pubblicazioni che hanno smentito l’esistenza di correlazioni tra l’interruzione volontaria di una gravidanza e un aumentato rischio di sviluppare cancro al seno, sia prima che dopo la menopausa – evidenziano gli esperti del Comitato Tecnico-Scientifico di Europa Donna Italia-. Siamo convinte che le donne abbiano diritto ad avere informazioni corrette sulla propria salute, ancor più quando si trovano a dover effettuare scelte così delicate, e che l’utilizzo delle evidenze scientifiche riportate in modo non corretto e parziale debba essere fortemente scoraggiato.
L’appello per la corretta informazione
“Facciamo quindi un appello al Ministero della Salute e alle sue istituzioni affinché il grande lavoro di ricerca, prevenzione, cura e informazione che la comunità scientifica, le istituzioni sanitarie e le associazioni svolgono quotidianamente, non sia annullato da informazioni deviate da motivazioni diverse da quelle scientifiche. Europa Donna Italia, che da trent’anni si impegna per i diritti delle donne con tumore al seno con la sua rete di 190 associazioni su tutto il territorio nazionale, resta a disposizione per collaborare con le istituzioni nella direzione di una corretta informazione alle donne”.