È stato presentato oggi in conferenza stampa a Matera “Parole come Ponti”, il progetto di welfare culturale che avvicina le persone attraverso il linguaggio espressivo dell’arte. Testimonianza di una cultura che non vede barriere, categorie distanze e differenze.
Si tratta di un progetto che nasce dall’esperienza, da quei giusti mix di elementi culturali e innovativi capaci di generare co-progettazioni travolgenti e durature come quella nata tra C.H.V Cooperativa Sociale di Solidarietà Onlus, i consorzi La città Essenziale e Sol.Co Mantova con il supporto di CGM – Consorzio Cooperativo Gino Mattarelli.
Un progetto che nasce dalla storia personale di Angelo, un ragazzo nato a Mantova ma che porta nel cuore la terra d’origine della sua famiglia, la Basilicata, cui ha dedicato la poesia “Città di Sasso” che si è aggiudicata il secondo posto al Premio Nazionale di Poesia Terre di Virgilio nella sezione l’Ozio degli attivi. La poesia è nata all’interno del laboratorio di scrittura creativa del Servizio Formativo all’Autonomia promosso da C.H.V, un luogo che ha permesso ad Angelo di riuscire a rielaborare i suoi pensieri trasformando il suo linguaggio da astruso e aggressivo a contestuale e pacato. Da subito Angelo ha manifestato la volontà di presentare al Sindaco di Matera la propria poesia e grazie al lavoro del Consorzio Sol.Co Mantova – di cui la cooperativa C.H.V. è socia – e all’incontro con il Consorzio La Città Essenziale di Matera è nato Parole come ponti. Un ponte per collegare Mantova e Matera, due città capitali della cultura riconosciute dall’Unesco, per dare vita ad un evento pilota che possa porre le basi per nuove progettazioni di Welfare Culturale.
Parole Come Ponti veicola molti significati: in primo luogo vi è la volontà di dare cittadinanza e riconoscibilità alle parole che raccontano le radici ben solide che legano Angelo alla sua terra d’origine, quelle che lui racconta nella poesia “Città di Sasso” anche senza viverne la quotidianità. Ma anche quello della vicinanza emotiva, comunicativa e creativa che aiuta ad abbattere le distanze imposte dalla pandemia. Il laboratorio di scrittura creativa che ha accompagnato la genesi della poesia di Angelo si colloca nei mesi più difficili del 2020, quando ogni spunto di condivisione e apertura sembrava negato. Parole come Ponti concilia il comune desiderio di arte e bellezza ricercato nella reciprocità delle esperienze.
Parlare di welfare culturale è una sfida interessante e un’occasione quando questo tema viene approcciato in forme non tradizionali. Se i diversi linguaggi dell’arte in questi anni sono stati strumenti di cura, farne un’esperienza di promozione al benessere non solo delle categorie fragili, ma di vero e proprio welfare comunitario, è una vera opportunità per la cooperazione locale. Ritrovarsi in un laboratorio di scrittura creativa e poter pensare che chi aveva una certificazione scolastica potesse sfidare le regole della grammatica affacciandosi al linguaggio poetico, sembrava fino a qualche tempo fa un desiderio visionario. Ma è in questo modo che gli operatori sociali ed educativi si misurano con gli strumenti dell’arte capaci di abilitare la disabilità ed essere un’occasione di riscatto non solo individuale, ma di una comunità intera che si allena a convivere con la diversità come esercizio di cultura.
PAROLE COME PONTI rappresenta una finestra su nuove prospettive di progettazione sociale, provando a costruire ponti fondati su due importanti pilastri della comunità coesa, il welfare e la cultura, e cercando di superare i confini che spesso limitano il reale campo d’azione delle persone più fragili.
Il sogno di Angelo diventa realtà: con le sue poesie lette al tramonto sul palcoscenico dei Sassi di Matera e la musica di Rossella Palagano Quartet del circuito Onyx Jazz Club, inaugurando nel nome della “cultura che abilita” il progetto e la collaborazione tra le due città.
Il progetto “Parole come ponti” proseguirà nei prossimi mesi e vedrà l’attivazione di un gruppo di co-progettazione sul welfare culturale, che coinvolgerà la rete dei consorzi promotori e diversi altri attori del territorio locale e non solo, con l’importante sostegno del Gruppo Cooperativo CGM in un lavoro sinergico che rimarrà aperto anche a livello nazionale.
“Il silenzio e le distanze di questo anno non hanno spento la concretezza delle nostre cooperative, che hanno continuato a costruire progetti e servizi, un po’ ripensandosi nella forma e nell’organizzazione, e un po’ trovando nuovi canali espressivi per perseguire la visione generativa che ci caratterizza. Abbiamo tutti bisogno di ritrovarci, di dialogare e di confrontarci per continuare ad essere costruttivi, disegnando ponti e sentieri da percorrere. Quello del Welfare culturale è per il Consorzio Cgm uno dei più stimolanti. Ho fiducia che il cammino su cui oggi si incontrano Mantova e Matera diventerà presto un circuito denso di esperienze, persone e significati, foriero di altre connessioni tra le nostre cooperative sociali. È questa la forza dell’impresa sociale che, radicata e centrale nelle nostre comunità, catalizza nuove forme di sviluppo sostenibile, è attrattiva per i giovani e fucina di opportunità” – precisa Giuseppe Bruno, presidente la città essenziale e di CGM.
“Sol.Co Mantova ha avuto il compito di supportare la cooperativa C.H.V nel creare un ponte di collegamento tra i due consorzi, Sol.co Mantova e La Città Essenziale, in cui il primo mattone è rappresentato dalla poesia di Angelo Salfi. Da questo primo evento del 25 giugno nascerà – in linea con il Consorzio Nazionale CGM – un progetto sul welfare culturale e su come la progettazione sociale possa sviluppare questa tematica. Il welfare culturale rappresenta un’opportunità di inclusione, di sviluppo di nuove competenze e di riscatto. Le produzioni che escono dai laboratori delle cooperative diventano una modalità per creare ponti non solo tra territori ma anche tra persone. La cultura può quindi essere un mezzo importante per l’inclusione sociale, un messaggio su cui i due consorzi credono molto” – spiega Manuela Righi, presidente di Sol.Co Mantova.
“Siamo convinti che la cultura sia un’opportunità di crescita sia per la comunità sia per le nostre imprese, organizzazioni interdipendenti con i territori di appartenenza. La rete CGM ha acquisito consapevolezza del potenziale della cultura, intendendola come driver di sviluppo e valore altamente trasformativo. Parole come Ponti è la dimostrazione di come la cultura possa essere coesiva, inclusiva e contaminante: ponti tra territori, imprese e persone. Uno stimolo per immaginare insieme un nuovo futuro” – dichiara Andrea Biondello, consigliere di amministrazione CGM con delega alla cultura.
“Una bella iniziativa che accogliamo con interesse e attenzione speciale, perché punta a rendere la nostra città ancora e sempre più inclusiva, costruendo un ponte, un gemellaggio, non solo ideale e simbolico, ma anche sostenuto da azioni concrete, tra due capitali della cultura. Una città come Mantova, che è stata capitale italiana della cultura nel 2016, come Matera capitale europea nel 2019, non può che voler intendere la cultura come strumento di crescita e di emancipazione davvero per tutti, accessibile senza distinzioni. O meglio, imparando ad apprezzare, riconoscere e dare dignità e valore alle differenze. Per questo occorre aprire percorsi ed opportunità nuove, contaminare linguaggi, offrire esperienze a tutto tondo. La cultura, qui intesa sia come patrimonio sia come produzione, arte e spettacolo, è certamente un elemento fondante per dare corso a un rinnovato welfare locale” – conclude Andrea Caprini, assessore al welfare del comune di Mantova.