Annamaria Sodano (responsabile regionale Pari opportunità di Legacoop): “L’8 marzo, la cooperazione e la sensibilità sociale”. Di seguito la nota integrale.
Sento il dovere di ringraziare tutte le donne che operano in prima linea per gli esseri umani. Donne che non attuano discriminazioni di genere quando sono chiamate a prendersi cura degli altri. Donne che hanno il bisogno di polverizzare ogni dubbio su qualsiasi possibile ammutimento che riguarda la libertà personale.
Dedizione e impegno sono le sfide più dure alle quali sono chiamate non solo per fare i conti con il covid-19, l’incubo che sta frantumando stabilità emotive e comportamenti sociali. Il valore della cooperazione ha sempre tracciato un solco prezioso per le comunità e per i sistemi lavorativi, integrando settori, aumentando fatturati, garantendo affidabilità e innovazione. Un lavoro curato da tante donne che hanno messo a disposizione la propria mente, le proprie conoscenze, la dedizione nella formazione personale, rischiando in prima persona in investimenti che il più delle volte diventano un ulteriore macigno sulla libertà di ciascuna nel poter esercitare in piena autonomia il proprio ruolo di cooperatrice.
Voglio dedicare questo 8 marzo anche a tutte quelle donne che ogni giorno lottano silenziosamente nel proprio comparto di vita, a ognuna di noi, perché le donne hanno sempre dovuto lottare doppiamente. Hanno sempre dovuto giustificare due visioni: quella privata e quella sociale. È impensabile non riconoscersi in nessuna, impossibile non aver provato mortificazioni ma altrettanto impossibile non riconoscere quante storie di straordinario coraggio e successo possiamo raccontare.
Sogno e speranza: sia un giorno, l’8 marzo, che ricordi a ciascuno di noi, donne e uomini, quanto sia preziosa la sensibilità sociale. Alle care cooperatrici e alle donne tutte l’invito a riconoscerci bene prezioso e all’alimentare il valore legato alla testimonianza che ci rende libere e forti nel credere non nelle sfide, perché la parola ci pone in contrasto con qualcuno, ma in ciò che siamo nella nostra autenticità.