In occasione della Giornata internazionale dell’Uomo, Aps Adamo Basilicata Puglia è una delle associazioni che contestano il video trasmesso da Rai 3 durante il programma “La tv delle ragazze”. Le associazioni invitano Serena Dandini e Angela Finocchiaro a chiedere scusa. Aps Adamo Basilicata Puglia è parte attiva del coordinamento Interassociativo che si è costituito per portare avanti il DDL735 del Senatore Pillon. Di seguito la richiesta inviata al Ministro Famiglia e Disabilità, al Presidente Commissione parlamentare Infanzia e Adolescenza, al Presidente Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e Vigilanza servizi radiotelevisivi, al Direttore Generale RAI, al Ministro della Salute, al Direttore Rai 3, e al Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.
Oggetto: “Sketch contenuto nel programma “La tv delle Ragazze – Gli stati generali” del 15/11/2018”
Le Associazioni firmatarie si rivolgono alla Vostra Spettabile attenzione per denunciare quanto andato in onda sulla terza rete RAI,con riferimento specifico allo spot dell’attrice Angela Finocchiaro contenuto nella trasmissione, e visibile al minuto 00:34:50 , rivedibile al link:
https://www.raiplay.it/video/2018/11/La-tv-delle-ragazze-Gli-Stati-generali-1998-2018-ba9d6346-48ee-44f3-9c57-60e5e04e2df2.html
ove recita: “Bambine ricordatevi sempre che gli uomini sono dei pezzi di merda!”
“Anche il mio papà?”chiede una bambina, “Soprattutto il tuo papà!” risponde l’attrice.
Chiediamo in maniera decisa le doverose scuse da parte della terza rete RAI, del direttore, della redazione, dell’attrice Finocchiaro e della conduttrice Serena Dandini.
Siamo consapevoli che nessuna trasmissione pubblica di satira possa denigrare la figura maschile e quella genitoriale paternasenza ledere la dignità di migliaia di spettatori, fra cui inconsapevoli bambini e altrettanti genitori, che nella realtà vivono quotidianamente relazioni di assoluta normalità.
Il messaggio che passa, pur nell’apparente ironia, è un immotivato oltraggio di genere, più in linea con un pensiero volto alla semina del dissidio piuttosto che ad un’auspicabile armonia e qualità di relazionefra uomini e donne, figli e padri.Evidente poi l’impostazione dello spot che non lascia dubbisull’indottrinamento ove il piccolo pubblico all’ascolto è rappresentato da influenzabili bambine in età pre-scolare, con echi per noi assolutamente riferibili al fenomeno dell’alienazione genitoriale e della presunta supremazia genitoriale madri-padri. Un dissidio che va assolutamente stigmatizzato e condannato anziché fomentato, come pure il disprezzo nei confronti della figura paterna generato dalle parole pronunciate dall’attrice Finocchiaro, avallate, dalle esemplari parole della conduttrice Dandini. Parole che veicolano un preciso messaggio che ferisce indistintamente tutti noi, uomini, donne e bambini nonché i nostri padri, sì perché siamo tutti figli di padri.
La satira è un diritto di tutti.Proporre però un messaggio offensivo e discriminante che va ben oltre la satira, per di più su un’ emittente del servizio del pubblico, pone RAI 3 in una posizione critica e criticabile. Essa viene meno alle sue funzioni, anche e non solo, per il contributo diretto preteso attraverso il pagamento del canone, imposto all’intera popolazione senza distinzione di sesso.
La domanda che poi Vi poniamo è questa:Cosa sarebbe accaduto se in altra trasmissione in uno sketch analogo le parti fossero ribaltate e le donne fossero state definite in quel modo soprattutto, in quanto madri? Auspicabile al riguardo una Vostra gentile e cortese riflessionenonché una presa di posizione forte e chiara.
I messaggi d’immotivato odio fra i sessi, veicolati attraverso le reti pubbliche televisivenon generano nessun valore aggiunto, anzi sono destinati a produrre solo vittime incolpevoli iniziando proprio dai nostri figli, cittadini di domani. Noi lo sosteniamo fortemente e consapevolmente da decenni e rientra nella mission associativa di ciascuna Associazione che quotidianamente si occupa di temi delicati come le Separazioni, Bigenitorialità ed Infanzia lesa nei diritti.
Le Associazioni firmatarie:
“Nonne e Nonni penalizzati dalle separazioni Onlus” Roma
“Movimento Femminile per la Parità Genitoriale”
“AIPI” Associazione Italiana Patrocinio dell’Infanzia
“Centro Antiviolenza Bigenitoriale Onlus”, Trento
“Nel Nome dei Figli”
“Figlipersempre Nazionale
“Figlipersempre, Trentino Alto Adige
“Figlipersempre, Pavia
“Figlipersempre Milano, Monza e Brianza
“Figli Contesi” Oristano
“Figli Negati”, Roma
“Genitori Sottratti” Emilia Romagna
“Genitori separati e Figli”, Torino
“Genitori Separati”, Novi Ligure
“Genitori Separati dai Figli, Schio“Papà separati e figli Torino”
“Papà e Mamme Separati Onlus Novara”
“Papà Separati Liguria Onlus”
“APS Adamo” Uomini e padri separati
“I Love Papà”
“Sono Papà”
“Papà separati Brescia”
“Padri Separati Lombardia” Onlus,
“GESEF”, Genitori separati dai figli
“GESIF”, Genitori separati Insieme per i figli Onlus
“Papà separati”, Torino
“Papà separati”, Asti
“Mantenimento Diretto”
“Colibrì” Coordinamento Libere Iniziative per la Bigenitorialità e le Ragioni dell’Infanzia