Domenica 2 settembre 2018 partirà da Potenza l’edizione 2018 dell’iniziativa ”Una Marcia in più!”, un viaggio a bordo di fuoristrada che coinvolgerà numerose persone disabili, giovani e meno giovani, che quest’anno sarà interamente nel Parco Nazionale del Pollino.
Nato da un’idea di inclusione sociale dell’Associazione A.S.D. 4X4 Motion Potenza, il progetto è supportato da INAIL di Basilicata nonché da APT Basilicata, partner da anni del progetto, il cui fine è la promozione della fruizione turistica del territorio a tutti.
La presentazione dell’iniziativa e del relativo itinerario alla stampa è programmata per venerdi 31 agosto 2018, alle ore 10.00, presso la sede di Potenza dell’Agenzia di Promozione Territoriale in via del Gallitello, 89.
Alla conferenza stampa parteciperanno il Direttore Regionale INAIL, Lucia Carmen Angiolillo, il direttore generale dell’APT Basilicata, Mariano Schiavone, i rappresentanti dell’Associazione A.S.D. 4X4 Motion Potenza e gli ospiti del progetto.
L’evento sportivo/sociale non agonistico sarà realizzato in collaborazione con l’associazione A.I.D.P. (associazione Italiana persone down) che 7 partecipanti sono loro associati si avvalle della consulenza ed il supporto tecnico del Comando Regionale Basilicata dei Carabinieri Forestali e dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, con il patrocinio dell’A.N.M.I.L. (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) di Potenza e Matera, del C.S.E.N. (Centro Sportivo Educativo Nazionale) – Comitato di Basilicata oltre che di prestigiosi partner privati di rilievo nazionale quali FCA Group con Jeep Italia e FIAT Autonomy.
La carovana sarà formata da 7 fuoristrada, concessi per l’occasione gratuitamente da Jeep Italia, con un equipaggio di 22 partecipanti (tra le quali, oltre i protagonisti piloti e copiloti disabili, anche personale medico e parasanitario nonché una troupe video-fotografica). Anche quest’anno saranno sette giorni intensi in cui i partecipanti si cimenteranno nelle complesse operazioni di guida su sterrato, sabbia e suolo roccioso, uso del GPS e lettura di mappe anche aeree: saranno appunto queste le attività quotidiane che gli equipaggi svolgeranno in un processo di collaborazione e condivisione finalizzato al superamento dei limiti spaziali e di quelli fisici.
Il progetto, inoltre, annovera tra gli obiettivi principali non solo quello di sostenere e diffondere la pratica sportiva come strumento terapeutico di integrazione e di sviluppo delle abilità sociali e del benessere psico-fisico delle persone disabili ma anche di promuovere e valorizzare le risorse, il patrimonio naturalistico e le strutture di accoglienza del territorio lucano con particolare riguardo allo sviluppo di un turismo accessibile ed inclusivo per tutti.