La Fidas Basilicata celebra la 35^ assemblea regionale a Salandra.
Approvata all’unanimità la relazione morale del Presidente Paolo Ettorre e il bilancio consuntivo del segretario amministrativo Pancrazio Toscano della Fidas Basilicata.
Oltre cento i delegati, provenienti da tutte le sedi della regione, che nella giornata di domenica a Salandra hanno tenuto l’assemblea ordinaria annuale, alla presenza del Vice Presidente nazionale Antonio Bronzino.
Un atto dovuto, che in maniera itinerante la Fidas alterna in provincia di Matera e Potenza, per adempimenti previsti dalla gestione delle ONLUS, ma anche un importante momento di confronto per programmare la attività da svolgere nell’anno in corso. Alla presidenza dell’assemblea è stato chiamato il Vice Presidente regionale Achille Palma espressione proprio della Sezione di Salandra.
“Anche nell’anno appena trascorso” si legge nella relazione del Presidente Ettorre “ siamo a commentare risultati lusinghieri nella raccolta di sangue e plasma. Con il 14,60% in più rispetto al 2012 (669 sacche complessive – totali da 4.580 a 5.249) possiamo ritenere più che soddisfacente la nostra attività 2013. In particolare la raccolta di plasma ha fatto registrare un aumento molto significativo passando da 843 a 1.276 procedure (+51%), mentre per il sangue intero con +236 sacche si raggiunge il 6,2%. Il lavoro di tutte le sezioni è stato incentrato sull’aumento della raccolta di plasma, ove la nostra Regione è ancora carente, oltre a dare una risposta al CRS che, con l’annunciata disdetta dalle Aziende sanitarie di Roma, per il 2014, ha chiesto, già dalla seconda parte del 2013 di rivedere la raccolta di sangue intero, onde evitare eccedenze che potrebbero portare al non utilizzo del sangue.
Il titolo dell’Assemblea di quest’anno è: “Donazione differita o al primo accesso? La FIDAS Basilicata si interroga”. Argomento emblematico di grande discussione nazionale e internazionale che non trova ancora una evidenza scientifica univoca, per cui entrambe sono ritenute valide e lasciate alla professionalità e scelta dei medici trasfusionisti o associativi che effettuano le raccolte. Nella giornata di oggi ci auguriamo possa essere un argomento di discussione interna all’Associazione. Per l’anno appena trascorso gli obiettivi sono stati centrati ad eccezione del radicamento sul territorio con l’apertura di nuove sezioni. Molte sezioni hanno rinnovato i loro quadri dirigenti e a guidarle sono state chiamate le donne che, spesso, hanno una marcia in più rispetto agli uomini in termini di determinazione, creatività e voglia di impegnarsi.
Il 2013 è stato caratterizzato da tante attività regionali e sezionali che hanno consentito di far conoscere, anche nelle realtà a noi ancora inesplorate, la nostra Associazione”.
“Nella relazione” ha proseguito Ettorre “ mi preme sottolineare non tanto gli obiettivi della nostra “mission” che rimangono sostanzialmente gli stessi, in quanto parte integrante del nostro DNA associativo, ma quello su cui stiamo lavorando tutti insieme per raggiungere il traguardo dell’accreditamento della maggior parte delle UDR e, se possibile, aggiungerne delle altre, soprattutto nelle città di Potenza e Matera.
Il percorso si è avviato nella primavera 2013 con gli incontri del Gruppo di lavoro tecnico, istituito presso la Regione Basilicata, in cui è presente un nostro valido e insostituibile rappresentante, che ha tracciato le linee guida per l’accreditamento delle UDR dettate dalla normativa europea e italiana.
In previsione di non poter accreditare tutte le strutture è stato portato avanti il progetto di acquisto dell’autoemoteca 3 posti donazione.
Come sempre parliamo di giovani. Abbiamo bisogno del loro apporto per la crescita e l’auspicato cambio generazionale di cui parliamo spesso. Dobbiamo supportarli nelle loro iniziative e nella loro crescita. La discontinuità sembra essere una loro caratteristica, perché distratti da tanti altri problemi o argomenti, ma dobbiamo essere capaci di intercettare le loro esigenze e metterle a frutto. Basti pensare al loro impegno per il concorso “Blood trailers”, inserito nel programma “La sfida di donare” che ha visto la creazione e produzione di due cortometraggi molto apprezzati e che sicuramente utilizzeremo nelle nostre manifestazioni e attività promozionali”.
Cosa possiamo chiedere, allora, per il prossimo futuro? Una FIDAS Basilicata in salute e ricca di capacità creativa in grado di intercettare bisogni inespressi sia dei territori dove siamo presenti sia in quelli dove riteniamo poter far conoscere e apprezzare la nostra proposta di volontariato solidale”.
All’assemblea hanno partecipato l’associazione Domos (midollo osseo), Pro-Loco, Associazioni sportive e Forum delle Associazioni della comunità di Salandra.