“Porre le basi per lavorare insieme rivolgendo la massima attenzione a temi che coinvolgono ogni giorno la comunità, è stato un passaggio fondamentale”. Lo sostiene l’assessore alle Politiche sociali, Marilena Antonicelli che ieri ha incontrato nella sala Mandela le associazioni che svolgono attività di volontariato a vario titolo e in diversi settori.
“Abbiamo trovato convergenza su molti aspetti e individuato linee comuni sulle quali si potrà lavorare nell’interesse collettivo – ha aggiunto l’assessore anticipando alcuni dei progetti che potranno diventare realtà – L’idea, giunta da molte realtà cittadine, di una struttura che potrebbe essere chiamata “Dopo di noi” ci ha trovato tutti d’accordo. La necessità di poter garantire uno spazio adatto, ai soggetti disabili o con difficoltà che restano soli dopo la morte dei familiari o i cui genitori abbiano esigenze particolari e siano costrette ad allontanarsi per breve tempo, è una delle priorità a cui destinare attenzione. Con le associazioni abbiamo immaginato uno spazio adatto all’accoglienza e all’ospitalità. Penso in particolare a disabili, anche adulti, che non hanno più i genitori. Si tratta, in sintesi, di una struttura definitiva, accogliente, protetta. Il servizio avrà uno sguardo più attento verso le fasce più deboli. L’idea è quella di farne una realtà socio-sanitaria”.
Nel corso dell’incontro, il primo che ha riunito le realtà cittadine, l’assessore ha proposto in tempi brevi la creazione di un coordinamento delle associazioni con cui condurre un rapporto organico e continuativo.
“Il confronto poi – prosegue l’assessore – ha fatto emergere anche altre idee come quella legata alla Casa del volontariato. Le differenti realtà ubicate in diversi punti in città, troverebbero così un luogo unico in cui poter operare in un contesto complessivo di reciproco scambio. Utile sarebbe in questo senso che una associazione faccia rete e si occupi delle spese da sostenere per questa struttura”.
Tra gli altri strumenti a favore della comunità di cui si è parlato nell’incontro con le associazioni, c’è anche la creazione dello Sportello per non udenti. “Sono convinta – ha aggiunto l’assessore Antonicelli – che si tratti di un’esigenza da soddisfare. I non udenti, una cui delegazione era presente anche all’incontro di ieri (accompagnati da una interprete Lis) spesso, non trovano referenti ai quali rivolgersi per ottenere informazioni e questa è una lacuna che colmeremo al più presto. Si potrebbe pensare, ad esempio ad un servizio a chiamata , direttamente legato alle esigenze dei cittadini non udenti che vogliono ottenere informazioni. Il primo passo, avviato ieri, con l’incontro che abbiamo svolto con le associazioni – conclude l’assessore – rappresenta un segnale importante e un tassello importante nei rapporti fra l’amministrazione comunale e i cittadini”.
Ott 21